Alberto Stasi, almeno 41 foto scomparse dal fascicolo di Garlasco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2014 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA
Alberto Stasi, almeno 41 foto scomparse dal fascicolo di Garlasco

Alberto Stasi e Chiara Poggi (Foto Ansa)

MILANO – Nel fascicolo dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 13 agosto di 7 anni fa mancano 41 foto. Immagini di Chiara, di Alberto Stasi e dei loro amici. Immagini che al processo d’Appello bis a carico di Stasi, che ha avuto due assoluzioni e un rinvio in Cassazione durante i processi.

Claudia Guasco sul Messaggero scrive:

“A denunciare la falla tra le carte è il sostituto procuratore generale Laura Barbaini. Nell’udienza di ieri ha sollevato il caso, senza però formulare ipotesi. Le foto sono andate perse, scivolate fuori dalle migliaia di pagine dei faldoni del processo? Oppure non è un caso se non si trovano più? Di certo si tratta di una documentazione corposa, un tassello importante sulla vita di Chiara e Alberto insieme.

Un rapporto ricostruito minuziosamente dalle migliaia di foto custodite dal ragazzo nel suo pc: le vacanze, le serate con gli amici, il viaggio in Inghilterra. Sono le ultime istantanee della vita di Chiara. Lei felice, che abbraccia Alberto, che passeggia per Londra, ignara del fatto che il giovane scattava una fotografia a lei con la sua Sony DSC-W1 e, un attimo dopo, un’altra ai piedi di una sconosciuta con il cellulare.

Nel computer di Stasi infatti c’era la cartella denominata «fotocell», che custodiva immagini di scarpe femminili e di indumenti intimi indossati da ragazze di cui non è visibile il resto del corpo”.

Tra le foto anche quelle dei graffi:

“E’ quella dei graffi che il giovane aveva sugli avambracci quando si presentò alla caserma di Garlasco per dare l’allarme dopo aver scoperto il cadavere di Chiara: lui li liquidò come segni provocati dal suo cane, ma chi li notò pensò subito a una colluttazione. Tra questi anche il carabiniere chiamato ieri a testimoniare dal pg Barbaini. «Indicai i graffi al maresciallo Francesco Marchetto, ma lui tagliò corto dicendo che non era un elemento rilevante», ha affermato.

L’ex capo della caserma di Garlasco, tra l’altro, sarà processato per falsa testimonianza: avrebbe provveduto «in assoluta autonomia» a dettare un’annotazione di servizio in cui attestava la non conformità tra la bicicletta appoggiata al muro di casa Poggi all’ora del delitto e quella nera da donna della famiglia Stasi. Di cui ci sarebbe un doppione”.

Il padre di Stasi, secondo la documentazione contabile, comprò due biciclette, una grigia e una nera:

“Ma di questa bicicletta si sarebbero perse le tracce. Non solo. L’accusa ha chiesto di acquisire i movimenti della carta di credito di Stasi: prima dell’omicidio avrebbe acquistato un paio di scarpe che non risulterebbero tra quelle prelevate dai carabinieri a casa sua”.