Albinia, immigrato muore sotto il treno Genova-Roma: ferrovie bloccate

ALBINIA (GROSSETO) – Dal Senegal ha trovato la morte sui binari ad Albinia, in una stazioncina della Maremma toscana, lontano dal suo Paese d'origine.

Un treno veloce da Genova a Roma Termini lo ha dilaniato, prima di bloccare la sua corsa a quasi due chilometri di distanza. Una tragedia che si è trasformata in un'odissea per alcune centinaia di passeggeri, molti i turisti stranieri, che su quello stesso treno sono rimasti bloccati per quasi cinque ore, con la protezione civile che distribuiva acqua.

Mancava una manciata di minuti alle 14.30 quando la Freccia Bianca, Eurostar City 9765, ha interrotto la sua corsa.

Ai lati dei binari, campi ingialliti, e in lontananza il bagliore di una distesa di girasoli. Sul momento nessuno ha fatto troppo caso a quella sosta improvvisa, ma col moltiplicarsi dei minuti sguardi interrogativi si sono levati da libri, da i-pad e quotidiani, in cerca di una spiegazione.

E' stata la voce del controllore, resa metallica dell'interfono, a gracchiare di una persona investita e di attese indefinite per gli accertamenti dell'autorita' giudiziaria.

L'ipotesi di un paio d'ore di sosta forzata si è fatta subito largo tra i passeggeri, mentre in un inglese un po' arrangiato si cercava di spiegare ai compagni di viaggio stranieri cosa stava accadendo.

Lungo il binario intanto si raccoglievano i resti della vittima, schizzati a centinaia di metri, investita in pieno mentre scesa da un treno locale cercava di raggiungere l'altro lato della stazione attraversando i binari.

Nell'urto, è emerso col passare delle ore, il sistema frenante del locomotore è rimasto danneggiato e la Freccia Bianca si è trasformata in un tappo, un serpentone immobile, che ha fatto accumulare ritardi anche ad altri convogli.

Alle 17.30, tre ore più tardi, ancora non si capiva che cosa sarebbe stato del treno e del suo carico. Così strisciando è cominciata a montare la protesta, con i ''vergogna'' che si sprecavano mentre i ferrovieri, in continuo contatto con la centrale operativa, continuavano a raccomandare di mantenere la calma e restare a bordo per ragioni di sicurezza.

L'esasperazione si è però manifestata con la disobbedienza e quando una passeggera è scesa sulla massicciata, un manipolo di emuli ha cercato di fare altrettanto. In quel momento, quasi allo scoccare della quinta ora, si è deciso di far tornare indietro il treno, spinto dal suo stesso locomotore, fino alla stazione di Albinia.

Nel piccolo scalo una decina di senegalesi cercavano di capire cosa fosse accaduto al loro amico, mentre centinaia di passeggeri scendevano dal treno che lo aveva travolto, per salire su un regionale, con arrivo previsto a Termini in serata.

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