Albissola, neonazisti in birreria: "SS eroi non criminali". Il ducetto locale di Casapound si complimenta Albissola, neonazisti in birreria: "SS eroi non criminali". Il ducetto locale di Casapound si complimenta

Albissola, neonazisti in birreria: “SS eroi non criminali”. Il ducetto locale di Casapound si complimenta

Albissola, neonazisti in birreria: "SS eroi non criminali". Il ducetto locale di Casapound si complimenta
Il concerto neonazista ad Albissola (Facebook)

ROMA – La birreria N. 7 di Albissola in provincia di Savona ha ospitato il 26 gennaio scorso una serata con concerto dove suonava un gruppo neofascista con tanto di saluti romani ed elogio del nazismo. Ad esibirsi i Feanor, legato all’associazione milanese Lorien (due nomi direttamente presi da Tolkien). 

La serata è stata filmata e il video è finito anche su Youtube: musica e deliri neonazisti. Chi la presentava, davanti a quattro gatti, va detto, si è lanciato in una difesa accorata e nostalgica di un’Europa sotto il tallone del terzo Reich. 

Finita il giorno del suo suicidio. Per cui le SS vanno ricordate e celebrate perché “soldati che hanno sacrificato la loro vita per un’idea di Europa, la stessa Europa in cui crediamo noi finita quel giorno a Berlino”. Altro che criminali.

A supporto dell’operazione i complimenti dei fascisti del terzo millennio. “Grazie per la bellissima serata”, ha commentato entusiasta Dario Cigliutti, referente di Casapound Savona. A denunciare il tutto la pagina Facebook di Villapiana Antifascista, lo stesso quartiere della sezione di Casapound.

“L’Assemblea antifascista e antirazzista di Villapiana è venuta a conoscenza dell’accaduto solo oggi ed esprime sconcerto e preoccupazione, appena mitigati dalla constatazione che la partecipazione all’evento è stata assai ridotta: una dozzina di nostalgici facenti capo per lo più a CasaPound. La preoccupazione è comunque alta. Ci chiediamo come sia possibile che un locale pubblico possa ospitare serate del genere: riteniamo improbabile che i proprietari della Birreria N. 7 non fossero al corrente della tipologia di ospiti che avevano in casa, tuttavia vogliamo essere fiduciosi e pensare che siano stati ingannati dai “camerati” (che in altre occasioni, anche a Savona, hanno provato ad utilizzare spazi mascherandosi da associazioni culturali).
A questo punto, per chiarire ogni dubbio, pretendiamo che i proprietari della Birreria N.7 si pronuncino pubblicamente sull’accaduto.
Ci chiediamo infine se simili iniziative possano configurare i reati previsti dalle leggi Scelba e Mancino e confidiamo in un intervento delle autorità di polizia savonesi, finora acquiescenti nei confronti delle organizzazioni neofasciste e neonaziste”. (fonte Facebook)

 

 

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