Cagliari: protesta lampo degli operai dell’Alcoa

Pubblicato il 29 Gennaio 2010 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA

Gli operai dell'Alcoa bloccano la strada statale 131

Gli operai dell’Alcoa hanno deciso di sospendere l’occupazione della pista dell’aeroporto di Cagliari-Elmas dopo che il prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo ha comunicato che Palazzo Chigi ha anticipato al 2 febbraio l’incontro con i vertici della multinazionale statunitense originariamente fissato per il 5 febbraio.

Il prefetto di Cagliari, Giovanni Balsamo, ha informato i dirigenti sindacali di aver parlato con il sottosegretario Gianni Letta dal quale ha avuto la comunicazione dell’anticipo di tre giorni dell’incontro romano.

“Per il 2 febbraio faremo un biglietto di sola andata – hanno gridato gli operai – e non torneremo da Roma se non ci sarà data la garanzia che lo stabilimento continuerà la produzione di alluminio”.

I tafferugli tra polizia e carabinieri in assetto antisommossa e operai dell’Alcoa, sulla pista dell’aeroporto di Cagliari, vanno avanti da stamattina 29 gennaio.

Gli operai hanno permesso lo sbarco dei passeggeri di un aereo arrivato da Fiumicino, mentre e’ tuttora bloccato un velivolo Meridiana. Sono stati fatti scendere, invece, i 131 passeggeri dell’aereo della Ryanair che sarebbe dovuto decollare alle 10:25 per Treviso.

I lavoratori dello stabilimento Alcoa di Portovesme manifestano contro la decisione dell’azienda di fermare gli impianti per sei mesi.

Intanto i lavoratori dello stabilimento di Portovesme continuano l’occupazione del piazzale di manovra dei velivoli davanti all’aerostazione di Cagliari-Elmas bloccando di fatto tutta l’attività di volo. Gli operai hanno raggiunto le barriere dei metal-detector impedendo l’imbarco dei passeggeri i cui voli subiranno ritardi o verranno cancellati. «Siamo pronti ad una manifestazione ad oltranza – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – anche perché non vi sono segnali positivi sulla vertenza. Queste azioni di protesta servono per mantenere alta l’attenzione in vista del prossimo incontro fissato per il 5 febbraio». Oltre 300 operai con centinaia di autovetture sono partiti all’alba dal Sulcis e dopo aver percorso la statale 130 sono giunti nell’aeroporto del capoluogo che è ora bloccato.