BOLOGNA – È “in malattia” per problemi nervosi Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti condannati in via definitiva a tre anni e sei mesi per l’omicidio di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto la notte del 25 settembre 2005 a Ferrara in seguito un pestaggio subito durante un controllo.
Forlani è attualmente in malattia per problemi psicologico-nervosi iniziati dopo la sentenza. La condanna in primo grado è stata emessa il 6 luglio 2009 dal Tribunale di Ferrara. Poi è stata confermata in appello dalla Corte di Bologna il 10 giugno 2011.
La documentazione medica portata al tribunale di Sorveglianza di Bologna, dove nel primo pomeriggio si è discussa la posizione dell’agente, riguarda proprio questi problemi. Lo ha spiegato l’avvocato Gabriele Bordoni, che assiste Forlani e ha chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali e in subordine la detenzione domiciliare.
Il pg Miranda Bambace ha rigettato le istanze della difesa chiedendo il carcere, il collegio si è riservato la decisione, così come aveva fatto martedì per Monica Segatto e Luca Pollastri; il 26 febbraio invece si discuterà del quarto poliziotto, Enzo Pontani, rinviato per vizio di notifica.
Forlani, che è in servizio alla questura di Tarvisio (Udine) ha fatto varie visite psichiatriche. Alle sue problematiche sarebbero dovuti gli insulti alla madre di Aldrovandi, Patrizia Moretti, postati sulla pagina “Prima Difesa” su Facebook. Frasi per le quali in seguito ha chiesto scusa e una copia delle scuse è stata portata martedì nell’udienza alla Sorveglianza.