Alemanno, così Testaccio puzza

Sacchetti dell’umido lasciati negli androni dei palazzi, la campagna di informazione sulla raccolta differenziata che non funziona, l’Ama che latita
Lo storico Roma club Testaccio recentemente chiuso

La raccolta differenziata fa ‘puzzare’ i palazzi di Testaccio. A denunciarlo Il Riformista che bacchetta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l’Ama sulla questione dei sacchetti dell’umido posizionati negli androni degli edifici, che di certo non lasciano un buon odore. A questo si aggiungono prassi e regole della raccolta differenziata, non sempre chiare.

Una settimana all’estero e al rientro nella capitale ritrovi le foglie morte sul Lungotevere (che fa tanto Prévert) e i cassonetti per la ‘munnezza’ nel palazzo (che fa tanto schifo). La prima è una libera iniziativa dell’autunno; la seconda, invece, porta la firma dell’Ama, l’azienda municipalizzata di Roma che si occupa di rifiuti e quindi di raccolta differenziata.

Da qualche settimana gli uomini in arancione sono approdati anche a Testaccio, il quartiere che fa ancora fatica a riprendersi dalla chiusura del Roma club più antico della città. Ma l’Ama non guarda in faccia a nessuno, non fa sconti alla storia, lascia volantini, bussa alla porta, e se non apri (evidentemente sei a lavoro, capita anche questo), mica ti lascia i sacchetti sullo zerbino, come accadeva nell’Italia democratica. E no, sarebbe troppo semplice. Devi richiamarli al telefono. Devi fissare un appuntamento per avere le buste colorate, di certo non te le regalano. Devono spiegarti come si fa. Tu, povero ingenuo, credi che sia semplice distinguere un pezzo di carta da un osso di pollo. Evidentemente sei un superficiale. Ma loro no, desiderano che tu non abbia lacune in merceologia.

L’Unica cosa che invece avrebbero dovuto spiegare, ma non lo hanno fatto, è perché hanno posizionato il cassonetto per raccogliere l’umido nell’androne del palazzo. Che cosa abbiamo commesso noi poveri condomini per meritarci di entrare ogni giorno in un palazzo che puzza? Certo, Testaccio è un quartiere rosso, ma questo il sindaco Alemanno lo sapeva, non può mica punirci. Abbiamo persino cercato una spiegazione sul sito di FareFuturo, il magazine che risponde a ogni tua domanda. Ma anche lì, niente.

Allora ci siamo rassegnati. Non resta che boicottare il sindaco. E provvedere ad allontanare quella fonte di nauseabondo malessere dal palazzo. A meno che Alemanno non sistemi un raccoglitore dell’umido nella sua stanza al Campidoglio. Così siamo pari.

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