Alessandria, aguzzino e finto eroe. Era andato da Barbara D'Urso dopo il naufragio della Costa Concordia: "L'ho salvata io" (foto Ansa) Alessandria, aguzzino e finto eroe. Era andato da Barbara D'Urso dopo il naufragio della Costa Concordia: "L'ho salvata io" (foto Ansa)

Alessandria, aguzzino e finto eroe. Era andato da Barbara D’Urso dopo il naufragio della Costa Concordia: “L’ho salvata io”

Alessandria, aguzzino e finto eroe. Era andato da Barbara D'Urso dopo il naufragio della Costa Concordia: "L'ho salvata io" (foto Ansa)
Alessandria, aguzzino e finto eroe. Era andato da Barbara D’Urso dopo il naufragio della Costa Concordia: “L’ho salvata io” (foto Ansa)

ALESSANDRIA – Era scampata al naufragio della Costa Concordia [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]  la donna segregata in casa ad Alessandria. Era scampata lei. Ed era scampato anche lui. L’uomo di 37 anni accusato di sequestro di persona, circonvenzione di incapace e abbandono di persona incapace.

I due si erano conosciuti nel 2011 in chat e la donna si era follemente innamorata. Malgrado il parere negativo della famiglia. Ma le premure nei suoi confronti, secondo le accuse, erano in realtà durate poco. Chiusa a chiave in una stanza di quell’appartamento, l’uomo viveva da un’altra parte e si recava lì soltanto due volte al giorno per darle da mangiare. Il tutto, sempre secondo le accuse, per poter utilizzare per sé la pensione di invalidità della fidanzata.

Insieme i due erano sopravvissuti al naufragio con la Costa Concordia. E il trentasettenne nel gennaio del 2012 era anche stato ospite di Barbara D’Urso su Canale 5. E in diretta raccontò di come riuscì a salvare la sua fidanzata sulla sedia a rotelle:

“Nel momento del naufragio della Costa – raccontò a Barbara D’Urso – a lei non ha badato nessuno e tutti si erano accorti che era sulla sedia a rotelle. Dopo l’impatto con lo scoglio siamo scesi al ponte 4 per prendere le scialuppe. In due abbiamo dovuto prenderla in braccio, perché l’equipaggio non c’era e non dava nessuna indicazione. Poi, sono ritornato al ponte 9 per prendere la carrozzina che era là, buttata a terra, con le persone che quasi la calpestavano. Siamo riusciti a scendere dalla nave con l’aiuto di un sottufficiale di cui però non so il nome. Alla fine, siamo saliti sulle scialuppe e ci siamo salvati”.

Ora la donna è in ospedale. E i familiari, che la cercavano da anni senza risultati, ora si chiedono che fine abbiano fatto le decine di migliaia di euro i due avevano ricevuto dopo il naufragio della Costa Concordia.

Gestione cookie