Alessandro Patrizio Cornelini è uscito dal coma. E’ lo studente precipitato dal settimo piano a Roma

Si è svegliato dal coma Alessandro, lo studente universitario precipitato dal settimo piano a Roma. 

Alessandro Patrizio Cornelini è uscito dal coma. Il giovane, studente fuori sede di Medicina, era stato soccorso all’alba di mercoledì 26 agosto, nel cortile di un palazzo in via Scandriglia, zona quartiere africano a Roma. 

Un volo di venti metri, poi lo schianto nel cortile condominiale. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni, era ricoverato in condizioni critiche ma stabili. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe ora tornato cosciente, ma la prognosi resta riservata. 

La madre è riuscita a vederlo giovedì pomeriggio nel reparto di terapia intensiva, dove è tutt’ora monitorato costantemente. I prossimi giorni saranno decisivi. 

Alessandro, 27 anni, originario di Rimini, è precipitato dalla finestra della cucina dell’appartamento al settimo piano dello stabile in cui abita con dei coinquilini. 

Insieme avevano deciso di fare una spaghettata alle 5 del mattino. Poi, mentre era da solo in cucina, si è consumata la tragedia. La sua caduta potrebbe essere stata attutita dal lucernario.

L’allarme è scattato intorno alle 5.30: sono stati gli amici a chiamare il Numero unico di emergenza 112. Sul posto, oltre al personale del 118, sono intervenuti i carabinieri della stazione Viale Libia e della compagnia Parioli, che indagano sulla vicenda.

Al momento non ci sarebbero indagati, tutto porterebbe a pensare che si tratti di un tragico incidente domestico causato forse dall’assunzione di alcol.

Rimane da chiarire la dinamica esatta dell’accaduto. Sono ancora in corso indagini, ma per ora la pista dell’incidente sembrerebbe la più accreditata.

I militari del Nucleo investigativo di Via In Selci hanno effettuato a lungo i rilievi alla ricerca di tracce che possano essere utili per stabilire con certezza quello che è accaduto allo studente e come mai sia finito giù.

Tra le ipotesi che lo studente possa essersi seduto sul davanzale della finestra della cucina e, perdendo l’equilibrio, sia precipitato. Gli investigatori hanno ascoltato gli amici che erano presenti nell’appartamento.

Il tasso alcolemico del ragazzo era due volte superiore a quello consentito per guidare: un fatto che ovviamente non costituisce reato, ma che potrebbe spiegare la perdita di equilibrio. (Fonte: Corriere).

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