Alessia e Livia Schepp, L’Unione Sarda: “Sono vive in un campo rom”

Le gemelline Alessia e Livia Schepp con il padre
Le gemelline Alessia e Livia Schepp con il padre Matthias

CAGLIARI – Le hanno cercate in un campo rom in Sardegna, seguendo la segnalazione di un avvocato. Ma per ora di Alessia e Livia Schepp, le due gemelline italo-svizzere rapite dal padre Matthias il 30 gennaio 2011, nessuna traccia.

“Le gemelle sono vive e si trovano in Sardegna” così titola in prima pagina L’Unione Sarda citando un fascicolo aperto dalla Dda in questi giorni.

Il papà delle bambine, Matthias, ingegnere, rapì Alessia e Livia perché non accettava la separazione dalla moglie Irina Lucidi, originaria di Ascoli.

Un avvocato, dopo aver ricevuto una confidenza da un cliente in carcere, ha rivelato alla Procura di Cagliari che le bambine si troverebbero in un campo nomadi della Sardegna. Qualcuno in galera aveva sentito che Alessia e Livia sarebbero vive e “a giugno erano tenute in un campo rom” in Sardegna. 

Le tracce delle due piccole, Alessia e Livia, si erano perse in Corsica. Proprio la Corsica infatti era la destinazione dei biglietti che il padre aveva acquistato da Marsiglia durante la fuga.  Mercoledì c’è stato un blitz dei carabinieri del Ros in un campo nomadi tra le province di Oristano e Nuoro che però non ha dato esito positivo. Le ricerche continueranno. La speranza degli inquirenti è che Marrhias abbia risparmiato Alessia e Livia – che in una lettera diceva di aver ucciso – affidandole a qualcuno che le ha poi riportate in Sardegna.

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