Alex Zanardi, archiviata l'indagine sul camionista che lo investì: non colpevole per l'incidente Alex Zanardi, archiviata l'indagine sul camionista che lo investì: non colpevole per l'incidente

Alex Zanardi, archiviata l’indagine sul camionista che lo investì: non colpevole per l’incidente

Archiviata l’indagine sul camionista che investì Alex Zanardi. Per il giudice non ebbe colpe nell’incidente che mandò in coma il campione italiano di handbike.

Alex Zanardi, archiviata l’inchiesta sul camionista che lo investì

Il gip di Siena ha disposto l’archiviazione delle indagini per l’incidente nel quale, il 19 giugno 2020, è rimasto gravemente ferito Alex Zanardi. La notizia è riportata da La Nazione. Unico indagato nell’inchiesta era il conducente del camion contro cui andò a urtare l’ex campione di F1.

Per archiviare l’accusa di lesioni colpose nei confronti del camioni sta il gip ha impiegato quasi due mesi: l’udienza si era svolta il 26 maggio scorso. All’archiviazione si era opposta la famiglia di Zanardi.

La famiglia di Zanardi contro l’archiviazione

La famiglia di Zanardi, rappresentata dall’avvocato Carlo Covi, si era opposta davanti al gip alla richiesta di archiviazione. “C’è stata un’invasione della corsia da parte dell’autocarro che è stata determinante per la reazione di Zanardi, provocando la manovra di sterzo a destra, da cui è conseguita la perdita di controllo del mezzo. Se il camion fosse stato regolarmente all’interno della sua corsia di marcia l’incidente non sarebbe successo”, aveva detto Covi durante l’udienza preliminare del 26 maggio scorso in Tribunale.

Le motivazioni dell’archiviazione

Al termine delle attività di indagine espletate con la collaborazione dei carabinieri della compagnia di Montepulciano (Siena) e dei risultati delle attività di consulenza tecnica esperite, il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, a fine dello scorso aprile, aveva inoltrato al gip del Tribunale la richiesta di archiviazione del procedimento “non ravvisando alcun nesso causale tra la condotta tenuta da Ciacci alla guida dell’autoarticolato e la determinazione del sinistro stradale in seguito al quale Zanardi riportava gravi lesioni”.

Ad avviso della Procura, spiegava Vitello nella richiesta di archiviazione, “l’autista dell’autocarro viaggiava ad una velocità moderata e comunque ampiamente al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto di strada”. Ciacci “reagiva prontamente alla vista del ciclista mettendo in atto una manovra di emergenza (sterzando verso il margine destro della carreggiata) per allontanarsi dalla linea di mezzeria e cercare di evitare l’impatto con l’handbike condotta da Zanardi; impatto che sfortunatamente si verificava interamente all’interno della corsia di pertinenza dell’autoarticolato”.

“Nella suddetta dinamica”, secondo la Procura, come si legge nelle conclusioni della richiesta di archiviazione, “non ha avuto efficacia causale la posizione dell’autoarticolato sulla carreggiata ed in particolare la circostanza che poco prima dell’impatto, nell’affrontare la curva a sinistra, Ciacci si fosse spostato più vicino alla linea di mezzeria, calpestandola per metà con le ruote anteriori sinistre e oltrepassandola di pochi centimetri con quelle posteriori; con conseguente esclusione di responsabilità penale colposa in capo all’indagato”.

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