Alfonso Papa alla Giunta:”Sepolti vivi dallo Stato in carcere”

ROMA – ''Questa e' una vicenda che non riguarda Alfonso Papa come singolo, ma il tema dei diritti e delle garanzie dei cittadini''. Cittadini in carcere che sono in realta' dei ''sepolti vivi della Repubblica e nel 42% dei casi in attesa di giudizio''.

Il deputato del Pdl Alfonso Papa si sfoga con una lunga 'requisitoria' in giunta per le Autorizzazioni alla Camera chiamata ad esprimersi sulla richiesta di acquisizione di una serie di tabulati di telefonate a suo carico. Un attacco che si concentra anche contro i pm napoletani e in particolare Henry John Woodcock che avrebbe – secondo il parlamentare Pdl – tentato di mettere il bavaglio a una giornalista di Panorama impegnata in una inchiesta sul suo caso.

Papa denuncia di essere stato sottoposto a intercettazioni telefoniche e ambientali anche anche in carcere; di aver subito interrogatori senza l'assistenza dei suoi avvocati; e di essere stato costretto, per poter partecipare all'udienza del riesame, ad aspettare una giornata intera nella camera di attesa del tribunale di Napoli ''che e' di 6 metri quadrati, ed e' senza servizi igienici, per cui ero circondato dagli escrementi e dai liquami''. ''E mi ritengo un privilegiato – attacca – perche' queste cose le posso raccontare, mentre in carcere ci sono i sepolti vivi della Repubblica italiana e nel 42% dei casi sono anche in attesa di giudizio''. E ancora, parla delle 'intimidazioni' a una giornalista di Panorama, Annalisa Chirico, che, impegnata in una inchiesta sul caso Papa, ''ha subito tre volte accessi al suo telefono'' da parte del pm Woodcock che, in pratica ha ''chiesto che non si scrivesse piu''' sul caso. ''Si parla tanto di bavaglio – attacca Papa – ma questo e' un fatto che attiene alla liberta' di stampa''. Un lungo sfogo, insomma, per il quale il deputato, che e' stato per alcuni mesi a Poggioreale, raccoglie anche i complimenti di qualche esponente del Pdl e della Lega. Si tratta, secondo il presidente della giunta per le Autorizzazioni, Pierluigi Castagnetti, di un attacco volto anche a dimostrare ancora una volta un 'fumus persecutionis' nei suoi confronti da parte della procura di Napoli. ''Papa – sottolinea Castagnetti – ha raccontato del trattamento subito e si e' soffermato molto sul suo periodo di detenzione e ha consegnato una serie di documenti per rappresentare un clima e la persistenza di quello che ritiene essere un 'fumus persecutionis'''. Detto cio', pero', la giunta ''si pronuncera' solo sui tabulati: i singoli parlamentari possono intervenire in altra sede per rispondere a quanto detto da Papa, ma la Giunta non e' il luogo in cui si puo' fare il processo al processo, ne' trarre deduzioni su singole procure, noi dobbiamo rispondere alla domanda specifica sui tabulati''. Ed e' la stessa posizione espressa anche dall'Idv con Federico Palomba e dall'Udc con Pierluigi Mantini. La prossima settimana la giunta si dovrebbe pronunciare sui tabulati. .

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