CAGLIARI, 30 OTT – I musulmani presenti in Sardegna hanno dato vita questa mattina a Cagliari ad una manifestazione di solidarieta', con sit-in e striscioni, per chiedere la liberazione di Rossella Urru e degli altri cooperanti sequestrati in Algeria la settimana scorsa da un commando di terroristi.
Nemmeno la pioggia ha scoraggiato la comunita' islamica che si e' ritrovata nel capoluogo sulla scalinata del Bastione Saint Remy, in piazza Costituzione. Con loro anche molti sardi assieme ad una delegazione di cittadini di Samugheo, il paese d'origine di Rossella dove alcuni giorni fa si e' anche svolta una fiaccolata notturna di solidarieta' organizzata dal parroco.
Quello contro la cooperante sarda e' ''un gesto di odio compiuto da estremisti e colpisce ancora di piu' il fatto che la vittima sia una ragazza'', ha detto Sulaiman Hijazi, presidente dell'associazione islamica El Hoda, che ha lanciato un appello per la sua liberazione e per il quale si tratta di un fatto ingiusto e di un vero affronto contro chi si reca in Africa per portare aiuto. Rossella si trovava nella zona dei campi profughi del popolo Saharawi-Polisario quando e' stata rapita, un crimine che e' stato stigmatizzato anche dai Tuareg del Mali che, proprio ieri, hanno fatto pervenire la loro solidarieta'.
''Rossella e' una volontaria, ha lasciato l'Italia per aiutare i bambini in Africa a vivere meglio – ha sottolineato Sulaiman Hijazi – l'Islam condanna questi atti che non rappresentano nessuna religione e sono fatti da persone estremiste piene di odio verso tutti''. La vicinanza della comunita' islamica avra' anche un altro segno tangibile di solidarieta': e' stata decisa infatti la sospensione dei festeggiamenti della Festa del Sacrificio che si celebrera' solo con riti religiosi.