Alghero come New York, niente sigaretta anche in parchi e luoghi pubblici

Alghero segue le orme di New York nella lotta contro il fumo. Il sindaco della città catalana, Marco Tedde, ha raccolto idealmente il testimone dall’assessore alla Sanità della Grande Mela, Thomas A. Farley, decidendo di proteggere i cittadini dai velenosi miasmi della nicotica anche all’aperto, dove ci si ritrova per fare sport, respirare aria buona e rilassarsi.

Il sindaco ha così firmato un’ordinanza che vieta di fumare nei giardini e parchi pubblici. «Fumare reca pregiudizio in via prioritaria alla salute di bambini ed anziani, maggiori frequentatori dei parchi – fanno sapere dall’amministrazione algherese – ed è causa di sporcizia per la quantità di sigari e sigarette che restano sul suolo». Il provvedimento, che integra una disposizione del luglio 2009 in materia di ambiente urbano e vivibilità, concede ai fumatori solo zone appositamente individuate.

«All’esercizio del fumo fa fronte l’insindacabile e prioritario diritto dei fruitori dei parchi e dei giardini di poter liberamente godere di un ambiente salubre e pulito – si legge nella delibera -, non disseminato di residui, peraltro non facilmente smaltibili, di sigari e sigarette». C’é poi il problema dell’emulazione: «L’esempio deteriore – spiega il sindaco Tedde – che rappresenta per i giovani frequentatori dei parchi pubblici la visione di adulti intenti a fumare». Luoghi di incontro e di socializzazione, dove interagiscono anche generazioni diverse, per il sindaco di Alghero «meritano una particolare tutela in termini di realizzazione dei presupposti per impedire lo scadimento della qualità urbana».

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