SASSARI – Avevano una relazione sentimentale turbolenta da circa un anno, Orsola Serra, l'insegnante di Alghero di 50 anni, trovata priva di vita nel suo letto con accanto una cordicella il 23 ottobre scorso e Alessandro Calvia, il disoccupato di 41 anni di Alghero arrestato mercoledì dai Carabinieri del Comando provinciale di Sassari con l'accusa di essere il responsabile dell'omicidio della donna.
I vicini di casa della donna hanno riferito agli inquirenti che tra i due i rapporti nell'ultimo periodo erano turbolenti. Secondo quanto hanno accertato gli investigatori del Nucleo investigativo la donna avrebbe voluto una relazione stabile, mentre l'uomo non era d'accordo. Sarebbe stata questa, secondo gli inquirenti, la causa scatenante della lite all'interno dell'appartamento della vittima.
A Calvia gli investigatori sono arrivati dalla comparazione tra il Dna dell'uomo e quello trovato sulla cordicella abbandonata accanto al corpo della vittima. Ieri mattina dopo la consegna degli esiti della perizia eseguita dal Ris di Cagliari, la Procura ha emesso l'ordine di cattura. Per il sostituto procuratore Paolo Piras c'era infatti il pericolo che l'uomo, che sentiva sul collo il fiato degli inquirenti, lasciasse la citta' di Alghero. Poco dopo la morte di Orsola Serra, Calvia era stato interrogato dai Carabinieri ma fino a ieri non c'erano prove a suo carico.
L'uomo potrebbe aver ucciso l'insegnante in un impeto di ira, ma non e' escluso che la donna sia morta durante un gioco erotico finito in tragedia. Stamattina, su provvedimento del sostituto procuratore Paolo Piras, l'uomo e' stato arrestato e portato al Comando provinciale dei Carabinieri di Sassari, dove e' stato raggiunto dal suo difensore, l'avvocato Stefano Carboni. Nel pomeriggio Calvia verra' trasferito nel carcere di San Sebastiano.
Nei prossimi giorni comparira' davanti al Gip per la convalida del fermo. Al momento dell'arresto, sulla porta della sua abitazione, mentre usciva di casa, l'uomo non ha opposto resistenza. Calvia tre anni fa era stato arrestato, con un nipote, per una rapina messa a segno in una tabaccheria ad Alghero.