Alimenti, da oggi scattano le multe su etichette fasulle: da 500 a 40 mila euro Alimenti, da oggi scattano le multe su etichette fasulle: da 500 a 40 mila euro

Alimenti, da oggi scattano le multe su etichette fasulle: da 500 a 40 mila euro

Alimenti, da oggi scattano le multe su etichette fasulle: da 500 a 40 mila euro
Alimenti, da oggi scattano le multe su etichette fasulle: da 500 a 40 mila euro

ROMA – Scattano da oggi, martedì 8 maggio, le multe per le etichette fasulle degli alimenti.

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Chi non rispetterà gli obblighi di trasparenza e corretta informazione al consumatore su quello che viene offerto sugli scaffali dovrà pagare sanzioni che vanno da 500 euro a 40 mila euro. E’ quanto annuncia la Coldiretti, precisando che la novità è prevista dal decreto legislativo 23 del 15 dicembre 2017 che “dà attuazione” alla disciplina dell’Unione europea di tutela dei consumatori.

Il provvedimento riguarda sia l’indicazione di origine dell’ingrediente principale laddove prevista, ma anche la data di scadenza, la presenza di allergeni, la dichiarazione nutrizionale o le caratteristiche del prodotto come definirlo bio oppure vegan quando invece non lo è. La nuova normativa è un’arma contro la concorrenza sleale a tutela dei consumatori e prevede anche un’eventuale valutazione delle infrazioni in sede penale per fatti delittuosi particolarmente rilevanti.

Il provvedimento, sottolinea la Coldiretti, è uno strumento per garantire i consumatori sulle informazioni sugli alimenti contro le notizie fake, in modo da consentire scelte consapevoli, prevenendo qualunque pratica che può indurre in errore i cittadini.

Sono state così definite a livello europeo le informazioni che devono obbligatoriamente comparire sull’etichetta di un prodotto alimentare come ad esempio, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza dell’alimento, la dichiarazione nutrizionale e l’elenco degli ingredienti.

Le sanzioni verranno comminate dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari), restando comunque ferme le competenze spettanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per le violazioni della normativa sulle pratiche commerciali scorrette.

Il legislatore italiano, comunque ha predisposto una “clausola di salvaguardia” e alcune norme mitigatrici di questo panorama sanzionatorio. Fa salvo, tra l’altro, quanto prodotto entro il 9 maggio: prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo, gli alimenti etichettati o immessi sul mercato che non siano conformi allo stesso decreto nazionale possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte.

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