Alitalia, indaga anche l’Antitrust. Codacons: esposto sulla cassa integrazione

ROMA –  Sul caso Alitalia-Carpatair interviene anche l’Antitrust. L’Autorità per la concorrenza ha avviato dei controlli per capire se Alitalia abbia fornito ai suoi clienti tutte le informazioni richieste nel caso di voli operati da Carpatair e da altre compagnie in base ad accordi di partnership e di code sharing. E il Codacons ha presentato un esposto alla Procura per la decisione di Alitalia di usare piloti romeni e mettere i suoi in cassa integrazione.

L’indagine dell’Antitrust è scattata dopo alcune segnalazioni fatte anche dal Codacons a da alcune verifiche dei funzionari dell’authority.

I funzionari dell’Antitrust hanno fatto delle simulazioni per vedere le informazioni date da Alitalia a chi acquistava un biglietto online. Quel che hanno scoperto è che l’informazione relativa alla compagnia che effettivamente opera il volo vengono date solo alla terza schermata, dopo aver selezionato la destinazione e il prezzo del biglietto.

Repubblica scrive però che alcune settimane prima dell’incidente di Fiumicino, sui biglietti per i voli Rimini-Roma appaltati da Alitalia alla svizzera Darwin ma operati da Carpatair, “la biglietteria online di Alitalia utilizzava il codice Iata V3 per indicare il vettore romeno, senza citarne mai il nome”.

L’Antitrust ha anche intenzione di verificare le promozioni e la vendita del “Carnet Italia”, pacchetti di sei o dodici voli diretti di sola andata a 109 o 99 euro. In questi casi l’Antitrust nota che mancano le indicazioni di limitazioni all’offerta, “in particolare alla possibilità di reperire voli su tutte le rotte nazionali Alitalia utilizzando i biglietti del Carnet.

Alitalia, da parte sua, con una nota “ribadisce il pieno e totale rispetto della normativa internazionale e della regolamentazione europea nei casi di vendita di biglietti per voli operati da altri vettori aerei in regime di wet lease o di codesharing”.

Il Codacons, invece, chiede anche di indagare sulla cassa integrazione Alitaia. L’associazione dei consumatori ha presentato un nuovo esposto alla procura di Civitavecchia: il Codacons contesta che la compagnia di bandiera faccia operare i voli da personale straniero e mentre i piloti assunti vengono messi in cassa integrazione.

Per il Codacons “se potrebbe risultare naturale che una linea aerea si serva di altre minori, desta non poche perplessità e preoccupazione che il contribuente italiano sia stato chiamato per anni a pagare la cassa integrazione ai piloti di Atr 72 che Alitalia aveva estromesso dall’azienda, quando poi si è deciso di far lavorare piloti romeni”.

“Sulla base di tale incoerenze Codacons ha chiesto alla procura di Civitavecchia di aprire una indagine per accertare l’operato e la gestione dei contratti di subappalto stipulati con la compagnia Carpatair e sulla motivazione per cui si è scelto di mettere in cassa integrazione i piloti italiani, con spese a carico dei contribuenti, sostituendo gli stessi con piloti ed equipaggio romeno, per le stesse rotte e con lo stesso tipo di velivoli che Alitalia aveva deciso di dismettere giustificando, appunto, la cassa integrazione”.

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