«Entro giovedì mattina firmeremo con chi ci sta quindi verificheremo lo stato dei consensi e sono tutti chiamati a rispondere». Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, conferma la convocazione di Cai e sindacati per giovedì per l’accordo finale.
La trattativa continua sul piano Cai che non è modificabile: rotte e flotta non sono oggetto di discussione. La dead line per il salvataggio di Alitalia, dopo cinque rinvii, sembra dunque arrivata. Secondo il commissario straordinario Augusto Fantozzi l’alternativa a Cai è solo il fallimento: «I soldi stanno per finire». E il premier Silvio Berlusconi avverte: se la trattativa fallisse per un «egoismo irragionevole» il governo non potrà garantire il sostegno agli esuberi con gli ammortizzatori sociali. «Parole inaccettabili» per la Cgil.
Sulla possibilità che il presidente dei piloti dell’Anpac, Fabio Berti, possa firmare l’accordo con Cai, il numero uno della Cisl è sembrato ottimista. «È un osso duro ma sarà più duttile», ha affermato Bonanni, spiegando che Berti è più duro perchè «fortemente agganciato ai suoi iscritti», facendo capire che si troverà una soluzione.
Voli cancellati. Le quattro ore di sciopero proclamato dai Cib per protestare contro il piano della Cai e lo smantellamento della compagnia comporta la cancellazione di 40 voli tra le 12 e le 16.
Matteoli: gesto di grande irresponsabilità. Il ministro dei Trasporti e infrastrutture, Altero Matteoli, intervistato da Sky spiega che lo sciopero è un gesto di «grande irresponsabilità». Il ministro auspica comunque che prevalga il buon senso.