Allerta sul fiume Po. Paura in Emilia-Romagna e Veneto

La piena del Po

Il fiume Po fa di nuovo paura. A Peschiera del Garda, le forti piogge di questi giorni hanno fatto salire di oltre un metro e mezzo in un solo giorno il livello dell’acqua. mentre in provincia di Pavia, a Ponte della Becca, il Po segna  un metro e sessanta in più rispetto alla media.

La Coldiretti lancia l’allarme per le conseguenze che ci sarebbero alle attività agricole in caso di esondazione del fiume. Sono a rischio i prodotti ortofrutticoli, già messe a dura prova dalle piogge violente e dalle grandinate di questi ultimi giorni.

Intanto anche la circolazione stradale subisce le conseguenze dell’ingrossamento del Po. Il comune di Piacenza ha chiuso a mezzogiorno il ponte provvisorio tra la cittadina emiliana e Lodi, costruito dopo il crollo del 30 aprile dell’anno scorso. Il blocco del traffico rimarrà in vigore per le prossime 36-48 ore.

L’agenzia interregionale per il fiume Po ha comunicato che al momento è confermato lo stato di allerta e sono seguiti con grande attenzione anche i fiumi Oglio e Serio. I tecnici dell’ente prevedono comunque che non dovrebbero essere raggiunti i livelli di guardia.

Questa mattina, invece, sulla tangenziale di Trento sono invece caduti  dei sassi. Due veicoli sono stati danneggiati e i conducenti sono fortunatamente rimasti illesi.Dai rilievi effettuati, sembra che la frana sia stata provocata dalle intense piogge cadute in questi giorni nella zona. Il traffico in città ha dovuto fare i conti con diverse code e rallentamenti e il casello A22 di Trento centro è stato chiuso in uscita in entrambe le direzioni.

Il livello del Brenta viene tenuto sotto controllo. Nelle ultime ore il livello dell’acqua si è innalzato di un metro. Gli altri fiumi invece non destano al momento preoccupazione.

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