Allevatori agnellini: “Aiuto, la Boldrini e Berlusconi ci vogliono rovinare”

Allevatori sardi di agnellini: "Aiuto, la Boldrini e Berlusconi ci vogliono rovinare"
Fortunato Ladu

ROMA – Gli allevatori sardi che vivono allevando agnellini protestano contro Laura Bolrdini e Silvio Berlusconi. La presidente della Camera, nei giorni scorsi aveva deciso di adottare a distanza due agnelline evitando loro la macellazione. Silvio Berlusconi, prima di lei si era fatto immortalare mentre abbeverava con un biberon un agnello.

Il Cav ne aveva adottati addirittura cinque di agnellini, anche lui per invitare tutti a non consumare agnello nel weekend di Pasqua in cui la tradizione gastronomica italiana prevede che sia il protagonista assoluto della tavola. E proprio in virtù delle scelte dei due leader politici, a protestare sono i pastori sardi che dalla vendita degli ovini devono vivere e mantenere le proprie famiglie.

Il messaggio più toccante è quello del pastore sardo Fortunato Ladu che ha voluto scrivere direttamente al presidente di Forza Italia e a quella della Camera. La vicenda la racconta Libero:

“Sin dalle prime battute, Ladu non nasconde tutta la sua irritazione: “Gentile Presidente Boldrini, tornare a casa con l’unico pensiero di rispondere anche a lei, come ho già fatto con il Signor Silvio Berlusconi, mi creda, non era il massimo delle mie aspirazioni”. Ci voleva Ladu per spiegare alla Boldrini che cosa significa fare l’allevatore e voler bene agli animali: “È grazie alle pecore e agli agnelli – ha scritto Ladu – che io e mia moglie abbiamo dato la possibilità alle nostre figlie di conseguire lauree importanti e sono sempre le pecore che stanno permettendo a mio figlio Giovanni di vivere dignitosamente e proseguire negli studi. A loro, gentile Presidente, ho insegnato il rispetto verso tutte le culture, tutte le abitudini di vita, sessuali e alimentari, nonché religiose”.

La sconcerto di Ladu è in particolare per il ruolo che la Boldrini ricopre e la campagna che ha voluto lanciare: “Mai avrei pensato che proprio in un periodo nero per la pastorizia sarda, Lei dall’alto del suo ruolo istituzionale, potesse danneggiare la mia attività di pastore sardo con affermazioni tendenti a salvare due agnelli dalle grinfie del terrore”.

Le cose evidentemente non stanno proprio come se l’è immagina la Boldrini, così Ladu con comprensione ha concluso: “Sono profondamente deluso e preoccupato per il futuro della mia terra che trova in prese di posizione come queste seri ostacoli alla ripresa di un settore economico portante della nostra Regione. Mi piacerebbe raccontarle direttamente questo nostro lavoro”. E chissà se l’invito per il pastore arriverà mai”.

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