All’ex arcivescovo di Messina La Piana l’eredità del dottore: “Ci amavamo”

All'ex arcivescovo di Messina La Piana l'eredità del dottore: "Ci amavamo"
All’ex arcivescovo di Messina La Piana l’eredità del dottore: “Ci amavamo”

ROMA – All’ex arcivescovo di Messina La Piana l’eredità del dottore: “Ci amavamo”. Per nove anni metropolita della città di Messina, dopo la nomina nel 2006 di Benedetto XVI, l’ex arcivescovo Calogero La Piana si è dimesso due anni fa ufficialmente per motivi di salute. Ufficialmente, perché invece a Messina non si è parlato d’altro che dell’eredità milionaria del dottor B., uno stimato professionista scapolo e senza figli, che nelle sue ultime volontà gli ha lasciato tutto il suo cospicuo patrimonio. Un testamento corredato da una missiva che rappresenta un vero e proprio coming out postumo oltre che una rivelazione esplosiva:

«Con questa lettera voglio comunicare che ho avuto con monsignor Calogero La Piana un rapporto bellissimo di rapporti omosessuali che ho tenuto segreto per molti anni, ma penso che ora sia il caso di manifestarli, dato il caso particolare del momento in cui ci troviamo, che potrebbe farli cadere nell’oblio. Questa lettera esporla e farla conoscere in caso di necessità per non far cadere tutto nell’oblio. Gli incontri avvenivano dopo le 22 o le 22 e 30 nel mio studio e spesso è stato incontrato dai miei vicini, dopo le 22, o le 22 e 30». (da un articolo di Emiliano Fittipaldi per L’Espresso)

In un primo testamento, redatto un anno prima, il dottore aveva affidato il suo lascito alla cura di un amico che avrebbe dovuto provvedere alle diverse sistemazioni filantropiche del patrimonio. Quindi torna sui suoi passi nominando l’arcivescovo suo erede e vincolandolo al rispetto delle disposizioni. Il biglietto però non è rimasto incognito: una manina ha pensato bene di farne arrivare il contenuto in Vaticano, suggerisce Fittipaldi. In fondo rispettando le volontà del dottore.

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