Centinaia di famiglie evacuate e stop ai treni a causa dell’alluvione che ha colpito alcune zone dell’Emilia-Romagna. Scuole chiuse, frane, strade interrotte e da questa mattina mattina anche stop ai treni in alcune zone della Regione: è pesantissimo il bilancio di questa ondata di maltempo annunciata ma non per questo meno gravosa in tutta l’Emilia Romagna.
Alluvione in Emilia Romagna, centinaia di case evacuate
Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco, circa 400, abitazioni evacuate in provincia di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna, mentre a Faenza si sono registrati allagamenti a seguito della rottura degli argini del fiume Lamone. Non ha smesso di piovere nella notte e l’allerta per i fiumi in piena prosegue in Emilia-Romagna. Si è ampliata la zona allagata per la rottura dell’argine del Sillaro a Conselice (Ravenna) e nella notte a Bagnacavallo è stata segnalata l’esondazione del Lamone in località Boncellino. Scuole chiuse in alcuni Comuni per precauzione, come Faenza, Castel Bolognese, Selva e San Martino di Molinella, territorio dove è tracimato il Quaderna.
Treni sospesi
La sospensione della circolazione ferroviaria, spiegano le Ferrovie dello Stato, è stata resa necessaria per l’innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge. Sul posto tecnici di Rfi in contatto con Prefettura e Protezione Civile. I treni in viaggio sono stati fermati nelle stazioni. In corso la riprogrammazione.
Il Sillaro rompe l’argine, esonda il Lamone
La situazione più grave al confine tra Imola e il Ravennate, dove è esondato, a causa di una breccia nell’argine, il torrente Sillaro (video), affluente del Reno. Si è ampliata la zona allagata per la rottura dell’argine del Sillaro a Conselice (Ravenna) e a Bagnacavallo è stata segnalata l’esondazione del Lamone.
Sono oltre 250 gli evacuati nel Ravennate. Un centinaio nel territorio di Faenza, per l’esondazione dell’acqua a causa della confluenza del Marzeno con il Lamone. Nella notte si sono concluse le operazioni di evacuazione di altri 60 residenti a Conselice, dopo la rottura del Sillaro avvenuta nel pomeriggio di ieri. Sgomberate un centinaio di persone anche a Biancanigo di Castel Bolognese. La Prefettura, con i centri operativi comunali, sta monitorando la situazione. Restano attivi i presidi formati da vigili del fuoco e volontari della protezione civile. In campo anche l’esercito.
Nella notte si è lavorato anche con torri-faro, per chiudere nel più breve tempo possibile la rottura: è entrato in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco, come supporto alle operazioni di evacuazione di una famiglia che aveva la casa ormai sommersa dall’acqua.
Alluvione Emilia Romagna, fiumi sorvegliati
Già da questa mattina alcuni fiumi e torrenti dell’Emilia centrale hanno superato la soglia di allerta due su tre, come il Samoggia, il Lavino, l’Idice, il Quaderna e il Correcchio e dove sono previsti raggiungimenti e superamenti della soglia idrometrica 3.
Per quanto riguarda le altre zone si stanno verificando innalzamenti dei livelli nei corsi d’acqua con superamenti della soglia 2 e, localmente, della soglia 3 su Santerno, Senio, Lamone, Montone; della soglia 1 su Secchia, Panaro, Tresinaro. Si potranno inoltre verificare fenomeni franosi diffusi e di “ruscellamento” lungo i versanti. Il Sillaro è esondato nel Ravennate.
“Al momento la situazione non desta preoccupazione ed è monitorata – assicura il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone, via social – i volontari della Protezione civile, subito sentiti questa mattina presto, stanno comunque organizzando una squadra per una verifica”. Anche a Budrio, sempre in provincia di Bologna, Polizia locale e Protezione civile “stanno costantemente presidiando i corsi d’acqua principali per monitorare la situazione”.
Scuole chiuse
Oggi scuole chiuse sia nel Faentino. Sono localizzati altri allagamenti lungo il Sillaro: nel bolognese ha tracimato in località San Salvatore a Sesto Imolese. Nel Ravennate le due situazioni più critiche sono quelle del Lamone e del Montone. Scuole chiuse in alcuni Comuni per precauzione, come Faenza, Castel Bolognese, Selva e San Martino di Molinella, territorio dove è tracimato il Quaderna.
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