Alluvione a Genova, rabbia in Rete: “Perchè le scuole erano aperte?”

Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 20:27 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

GENOVA – Il violento nubifragio che ha messo in ginocchio Genova, causando morti e allagando completamente alcuni quartieri, sta già scatenando una lunga serie di polemiche. A scatenare il tutto la decisione ti tenere le scuole aperte. In Rete in molti protestano contro il Comune di Genova e suscita rabbia proprio la decisione di aver lasciato andare i ragazzi a scuola, nonostante l’allerta.

“Scuole piene di bambini , il Comune raccomanda di tenerli nei piani alti! Vi costava voti chiuderle oggi!”, recita un post su Twitter. Anche su Facebook piovono critiche contro il sindaco di Genova Marta Vincenzi. I cittadini infuriati chiedono perchè non ci si è mossi prima per bloccare tutto. In città diverse classi sono rimaste bloccate negli istituti e ora si trovano ai piani alti per precauzione.

Il primo cittadino intanto chiede lo stato di emergenza. Una “tragedia assolutamente imprevedibile in questa forma”, ha detto il sindaco della città. Città completamente allagata nella zona centrale per l’esondazione del torrente Bisagno e del Fereggiano. “Una tragedia terribile – sottolinea la Vincenzi – Io non mi sento di dare la colpa a nessuno. Il Fereggiano era un fiume di sicurezza su cui da tempo si era attivata l’attenzione della Protezione civile e del presidente della Regione. Sono stati fatti lavori dal Comune, tutto sulla base del piano di bacino”.

L’appello ai cittadini è di “restare in casa, non stare nei piani bassi e non prendere l’auto” mentre sulla richiesta dello stato di emergenza alla Regione Liguria il sindaco conclude: “Ne stiamo parlando, a me pare necessario”.