Alluvione a Vicenza del 2010, “il Comune rivuole i soldi dati ai cittadini”

(Foto Lapresse)

VICENZA – Il Comune di Vicenza ha chiesto ai cittadini di riavere indietro i soldi dati per lalluvione del novembre 2010. Secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano, ben 200 famiglie e 85 imprese di Vicenza dovranno restituire i soldi se non hanno presentato scontrini e fatture a giustificazione delle spese sostenute per i lavori sostenuti per riparare ai danni dell’alluvione.

Il termine per presentare la documentazione è scaduto da una settimana. Secondo le procedure, scrive il Fatto, chi non ha rottamato o riparato la propria auto, ma l’ha venduta, anche se per pochi soldi, non avrà diritto al rimborso, e dovrà restituire l’anticipo ricevuto.

I vicentini chiedono che il rimborso del 75% del valore di mercato dell’auto sia scalato dalla somma ottenuta dalla vendita. Anche gli artigiani e gli imprenditori che hanno ricevuto dei soldi per far fronte alla situazione

L’assessore allo sviluppo economico della città, Tommaso Ruggeri, sostiene che la situazione era chiara dall’inizio. Il sindaco Achille Variati (Pd) se la prende con l’ordinanza del Consiglio dei Ministri del 13 novembre 2010 che specificò le regole per concedere i rimborsi.

Per Vicenza quella dello scorso novembre si sta rivelando una situazione non eccezionale. Anche qualche settimana fa ci sono stati nuovi allagamenti in città, con danni per 11 milioni di euro. E Legambiente denuncia: nulla è stato fatto per impedire nuove alluvioni.

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