Si è continuato a scavare anche di notte tra le macerie delle frazioni del messinese, a 48 ore dall’alluvione.
A Scaletta Zanclea e Giampilieri amici e parenti degli sfollati si aggirano tra le carcasse d’auto e tra le macerie, qualcuno cerca di rendersi utile ai soccorritori, ma la maggior parte viene invitata a farsi da parte perche’ rischia di intralciare i lavori.
A Molino e’ stata ripristinata la circolazione, mentre a Giampilieri una ruspa e’ sempre al lavoro per liberare dalla terra e dai detriti il greto di un torrente, mentre l’acqua continua a scendere dalla montagna. Disagi per un centinaio di famiglie non sfollate che sono senza luce, gas e telefono e non possono andare e venire liberamente con i propri mezzi perche’ il passaggio e’ consentito solo ai soccorritori.
“Non possiamo neanche farci una doccia da un amico”, si lamenta qualcuno “perche’ a piedi torneremmo di nuovo ricoperti di fango”. Intanto e’ tornato a piovere, uno di quegli acquazzoni che sembrano non volere dare tregua a questa terra.Sarà di almeno 50 nomi l’elenco dei morti di Messina 2009. Sono sempre più flebili le speranze di trovare in vita qualcuno dei 35 dispersi, mentre si continua a scavare nel fango a Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea, a pochi chilometri da Messina,
Si cercano ancora 35 dispersi nell’alluvione che ha spazzato le due vallate. Sono 18 i morti accertati finora, ai quali si aggiungono 75 feriti, ma col passare delle ore diminuiscono le possibilità di ritrovare persone ancora in vita. I soccorritori hanno lavorato, per quanto possibile anche durante la notte in condizioni di estrema difficoltà. I circa 400 sfollati hanno trascorso la notte negli alberghi dove sono stati ospitati dalla Protezione Civile.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha annullato la sua visita a Messina per consentire meglio i soccorsi, ha fatto una dolorosa quanto realistica previsione: i morti saranno più di 5o. Ieri, a Milano, durante la presentazione del film “Barbarossa”, Berlusconi ha commentato: “Purtroppo, la situazione è molto problematica. C’è il paese completamente isolato e ci sono colate di fango e smottamenti. Stiamo trasportando le persone, 5 per volta, con gli elicotteri dell’esercito. Ci sono di sicuro una ventina di morti e trenta dispersi. Alla fine ci saranno almeno 50 morti”.
“La situazione – ha aggiunto – è molto grave anche se limitata alle due valli. La protezione civile è al lavoro e io volevo andare giù subito, ma probabilmente ci andrò domani a vedere e parlare con le persone. I lavori continueranno nella notte mentre i vigili del fuoco hanno dovuto fermarsi perché con le frane e le colate di fango il rischio è alto”.
Intanto nella mattinata di sabato, il cadavere di una giovane donna è stato recuperato dai soccorritori tra le macerie e il fango di Giamplieri Superiore, la frazione di Messina più colpita dall’alluvione.
Il corpo è stato rinvenuto in Rizza, dove la ragazza probabilmente camminava quando e’ stata travolta dall’onda di acqua e fango. Si sta verificando se la donna sia la commessa della farmacia del borgo, che è nell’elenco dei dispersi. Se questo fosse confermato, la donna era incinta.
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