Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti

Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti

Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti
Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti

BOLZANO – No alla svendita della “heimat”, vocabolo tedesco che non ha un corrispettivo italiano: si può tradurre con “piccola patria” o “luogo natio”. In Alto Adige per difendere la heimat sono arrivati a vietare l’acquisto delle seconde case ai turisti. Lo ha stabilito la giunta provinciale di Bolzano che ha introdotto una nuova Legge per il territorio e il paesaggio: le nuove costruzioni sono ora riservate a chi lavora o vive da almeno 5 anni nella Provincia autonoma.

Il provvedimento riguarda in particolare i comuni ad alta vocazione turistica dove più del 10% delle abitazioni è utilizzato come case vacanza dai turisti. “In queste località – ha ricordato il governatore Arno Kompatscher – per i giovani del posto è diventato molto difficile trovare casa”.

Il guaio è che la concorrenza dei turisti che acquistano casa ha fatto schizzare le quotazioni alle stelle tagliando fuori dal mercato le giovani famiglie. Sono complessivamente 25 i comuni colpiti dalla nuova legge, dall’Alta Badia alla Val Pusteria, dalla Val Gardena al Meranese. Per le nuove costruzioni il 100% degli appartamenti sarà riservato ai residenti.

Misure simili sono state prese anche in altre zone delle Dolomiti, come in Trentino. Il provvedimento della Provincia di Bolzano è valido fino al 31 dicembre 2019 quando l’elenco dei comuni verrà ridefinito. 

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