![alto-adige-seconde-case Alto Adige, vietate le seconde case ai non residenti](/wp/wp-content/uploads/2018/09/alto-adige-300x234.jpg)
BOLZANO – No alla svendita della “heimat”, vocabolo tedesco che non ha un corrispettivo italiano: si può tradurre con “piccola patria” o “luogo natio”. In Alto Adige per difendere la heimat sono arrivati a vietare l’acquisto delle seconde case ai turisti. Lo ha stabilito la giunta provinciale di Bolzano che ha introdotto una nuova Legge per il territorio e il paesaggio: le nuove costruzioni sono ora riservate a chi lavora o vive da almeno 5 anni nella Provincia autonoma.
Il provvedimento riguarda in particolare i comuni ad alta vocazione turistica dove più del 10% delle abitazioni è utilizzato come case vacanza dai turisti. “In queste località – ha ricordato il governatore Arno Kompatscher – per i giovani del posto è diventato molto difficile trovare casa”.
Il guaio è che la concorrenza dei turisti che acquistano casa ha fatto schizzare le quotazioni alle stelle tagliando fuori dal mercato le giovani famiglie. Sono complessivamente 25 i comuni colpiti dalla nuova legge, dall’Alta Badia alla Val Pusteria, dalla Val Gardena al Meranese. Per le nuove costruzioni il 100% degli appartamenti sarà riservato ai residenti.
Misure simili sono state prese anche in altre zone delle Dolomiti, come in Trentino. Il provvedimento della Provincia di Bolzano è valido fino al 31 dicembre 2019 quando l’elenco dei comuni verrà ridefinito.