“Meredith uccisa con due coltelli. Amanda Knox sferrò colpo fatale”

++ Meredith: Corte, Sollecito-Knox in casa delitto ++
Amanda Knox (LaPresse)

FIRENZE – Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede sono “ugualmente responsabili” per l’omicidio di Meredith Kercher. 

“L’aggressione della ragazza inglese fu simultanea e posta in essere da tutti e tre i correi – scrivono i giudici nelle motivazioni della Corte d’assise d’appello di Firenze che, a gennaio, ha condannato Amanda e Raffaele rispettivamente a 28 anni e sei mesi e a 25 anni di carcere – i quali collaborarono tutti per il fine che si erano proposti: immobilizzare Meredith Kercher ed usarle violenza”.

Meredith venne colpita al collo “da due armi da taglio distinte”. Una impugnata da Amanda Knox che provocò la ferita ritenuta mortale mentre l’altra da Raffaele Sollecito.

Secondo i giudici del processo di Appello bis, ci sono elementi indiziari “di sicuro affidamento” della presenza di Rudy Guede, Amanda e Raffaele nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher “nelle immediate fasi successive all’omicidio”.

Nelle motivazioni della sentenza di parla di elementi “plurimi e concordanti”. Secondo la Corte infatti Guede, la Knox e Sollecito hanno lasciato “tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite”. “La traccia biologica rinvenuta sul gancetto del reggiseno che Meredith Kercher indossava la sera che fu assassinata, fu lasciata da Raffaele Sollecitò – scrivono ancora i giudici – Il gancetto fu quindi manipolato dall’imputato la sera dell’omicidio”.

Per quanto riguarda il movente dell’omicidio, la sera dell’omicidio di Meredith vi fu un litigio fra Amanda e la studentessa inglese con una “progressiva aggressività” all’interno della quale si può collocare la violenza sessuale di Guede su Meredith, ma “non è credibile che fra i quattro ragazzi fosse iniziata un’attività sessuale di gruppo”.

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