Amanda Knox torna in aula, è accusata di calunnia contro la polizia

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

Amanda Knox

Amanda Knox è tornata in aula stamattina a Perugia per l’udienza preliminare nella quale è accusata di calunnia nei confronti di alcuni agenti e di una interprete della polizia che erano impegnati nelle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher. La ragazza li aveva accusati di averla percossa e forzata a incolpare Patrick Lumumba dell’omicidio di Meredith.

La giovane americana, detenuta dal 6 novembre del 2007, si è presentata a palazzo di giustizia con indosso un maglione e pantaloni scuri. Già nel corso dell’udienza di oggi il gip potrebbe decidere in merito alla richiesta della procura di rinviare a giudizio la Knox che invece si proclama estranea agli addebiti. Per questo i suoi difensori ne solleciteranno il proscioglimento.

Secondo i pm ”ci sono i presupposti” per approdare a un dibattimento a carico della Knox. I magistrati ritengono infatti che ci sia stata ”la volontà” da parte dell’americana di attribuire ”in maniera falsa” le condotte illecite ai poliziotti. Alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura si è associato l’avvocato Francesco Maresca che rappresenta gli agenti e l’interprete come parti civili. Hanno quindi preso la parola i difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova.