Omicidio Meredith, Lumumba:”Amanda incolpò me perché le serviva”

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA, 16 OTT – ''Sono convinto che Amanda c'entri con la morte della povera Meredith e lei mi ha incolpato perche' le serviva''; ''Il giorno precedente il mio arresto, mi abbraccio' forte e mi disse che ero una brava persona. Qualche ora dopo la polizia venne a prendermi perche' Amanda mi aveva accusato dell'omicidio di Mez'': questo lo sfogo di Patrick Lumumba, intervistato in esclusiva oggi a ''Domenica Cinque''.

''Amanda e' camaleontica – ha raccontato Lumumba, che fu arrestato e poi prosciolto, dopo alcuni giorni di carcere, nell'ambito della vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher – ha la capacita' di orientare le cose a seconda delle circostanze. All'inizio era solare, poi non lavorava, passava tutto il tempo a parlare con i clienti, specialmente maschi, invece che servire ai tavoli''. Amanda per qualche tempo aveva infatti lavorato come cameriera nel pub di Lumumba, a Perugia.

Patrick Lumumba – riferisce una nota di Mediaset – ha poi raccontato di come la Knox lo accuso' di essere l'assassino di Meredith: ''Amanda ha dichiarato che avevamo un appuntamento alle ore 21 al campetto di basket vicino a casa loro e che poi siamo andati a casa sua; poi ha detto di aver sentito Meredith urlare, e che io l'ho violentata e uccisa. Sono convinto che Amanda abbia fatto il mio nome per depistare le indagini e ha scelto me perche' e' piu' facile incolpare un nero e lei aveva bisogno di tempo''.