FIRENZE – Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati giudicati colpevoli dalla Corte d’Appello di Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 anni.
Al ragazzo pugliese verranno ritirati i documenti validi per l’espatrio ma non è stata accolta la richiesta di immediata misura cautelare; ad Amanda che si trova negli Stati Uniti e che non è tornata in Italia per la sentenza, non è stata invece decisa nessuna misura cautelare.
Rispetto alla sentenza di condanna di primo grado emessa nel dicembre 2009 dalla Corte di primo grado di Perugia, i giudici d’appello di Firenze hanno aumentato di due anni e sei mesi la pena inflitta ad Amanda Knox perché hanno ritenuto aggravato il reato di calunnia commesso dalla ragazza americana nei riguardi di Patrik Lumumba.
In particolare i giudici hanno ritenuto che Amanda accusò Lumumba per assicurare a sé l’impunità dal reato di omicidio (aggravante prevista dall’articolo 61 n. 2 del codice penale). Proprio per questo la pena per il reato di calunnia è stata elevata rispetto al primo grado. A Raffaele Sollecito – che non rispondeva di calunnia – è stata confermata la pena decisa dai giudici di primo grado: 25 anni di reclusione.
Al termine della sentenza, il legale di Sollecito Giulia Buongiorno ha detto di voler impugnare la sentenza. Un processo secondo la Buongiorno “vuoto di prove e di indizi. Lo abbiamo dimostrato. Questo è solo un passaggio”.
Poco prima della lettura, in aula erano arrivati anche Stephanie e Lyle, i fratelli di Meredith Kerchel. Ad accompagnarli il portavoce dell’ambasciata inglese. Durante la lettura della sentenza, i due fratelli sono apparsi impassibili. Hanno solo stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg.
L’attesa nell’attesa. La sentenza della Corte d’Appello di Firenze, inizialmente attesa attorno alle 17, di rinvio in rinvio è slittata fino alle 22.00 dopo circa 11 ore.
Dall’omicidio all’Appello bis. Una storia infinita. Meredith Kercher venne uccisa a Perugia la sera del primo novembre del 2007 e la vicenda giudiziaria legata al delitto è una delle più controverse degli ultimi anni. Queste le tappe del giallo.
1 NOV 2007 – Meredith, studentessa inglese di 22 anni, in Italia per Erasmus, viene uccisa con una coltellata alla gola nel proprio appartamento. Il corpo viene trovato il giorno dopo in camera da letto, coperto da un piumone. A occuparsi delle indagini è la polizia con la squadra mobile del capoluogo umbro e il Servizio centrale operativo.
6 NOV – In carcere finiscono Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya. Amanda, americana, di Seattle, all’epoca ventenne, è la coinquilina di Meredith e studia all’Universita’ per stranieri di Perugia. Sollecito, 24 anni, pugliese, laureando in ingegneria, ha da un paio di settimane una storia con Amanda. Lumumba, 38 anni, originario dell’ex Zaire, dal 1988 vive in Umbria dove gestisce un pub in cui lavorava Amanda. Tutti e tre si dichiarano estranei all’omicidio. Contro Patrick ci sono le dichiarazioni di Amanda, ma lui sostiene che si trovava nel suo locale.
9 NOV – Il gip convalida i fermi.
15 NOV – Tracce del dna di Meredith e Amanda vengono rilevate su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito.
20 NOV – Patrick Lumumba viene rimesso in liberta’ dopo che dalle indagini è emersa la sua estraneità al delitto. Nello stesso giorno viene arrestato Rudy Guede, ivoriano di 21 anni, bloccato dalla polizia a Magonza, in Germania, dopo che gli investigatori palmari hanno individuato l’impronta di una sua mano insanguinata su un cuscino accanto al cadavere della studentessa inglese e a diverse tracce di Dna in casa.
6 DIC – Rudy è trasferito in Italia.
27 MAG 2008 – Il gip Claudia Matteini, su richiesta della procura, archivia il procedimento penale nei confronti di Patrick Lumumba.
19 GIU – I pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi depositano l’atto di chiusura indagini. Per loro Meredith Kercher fu uccisa da Amanda, Raffaele e Rudy per futili motivi.
16 SET – Il gup Paolo Micheli accoglie la richiesta di rito abbreviato per Guede.
18 OTT – I pm chiedono al gup di Perugia la condanna all’ergastolo per Guede e il rinvio a giudizio per Sollecito e la Knox.
28 OTT – Il Gup condanna a 30 anni di reclusione Rudy e dispone il processo per Amanda e Raffaele.
18 GEN 2009 – Inizia il dibattimento per Sollecito e per la Knox.
18 NOV – Si apre davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia il processo d’appello nei confronti di Rudy Guede.
5 DIC – La corte d’Assise di Perugia, escludendo le aggravanti, condanna Amanda a 26 anni di carcere e Raffaele a 25.
22 DIC – La corte d’Assise d’Appello riduce da 30 a 16 anni la pena inflitta a Rudy. Concesse le attenuanti generiche.
4 MAR 2010 – Depositate le motivazioni della sentenza di primo grado nei confronti di Amanda e Raffaele. Hanno ucciso spinti da un movente ”erotico, sessuale, violento”.
22 MAR – Depositate anche le motivazioni sulla condanna a Rudy Guede: ”concorse pienamente”, scrivono i giudici della Corte d’Assise d’Appello, all’omicidio di Meredith.
24 NOV – Si apre il processo d’appello per Amanda e Raffaele.
16 DIC – La Cassazione conferma la condanna a 16 anni per Rudy Guede. La pena diventa cosi’ definitiva.
18 DIC – La Corte d’assise d’Appello di Perugia accoglie la richiesta delle difese per una nuova perizia del Dna presente sul coltello considerato l’arma del delitto e sul gancetto del reggiseno di Mez. Gli accertamenti tecnici, diranno sei mesi dopo i consulenti della corte, ”non sono attendibili”.
4 OTT 2011 – La corte d’Assise d’appello assolve i due imputati dall’omicidio ”per non avere commesso il fatto” e ne dispone la scarcerazione. Il pg ne aveva chiesto l’ergastolo.
15 DIC 2011 – Depositate le motivazioni. Secondo i giudici di secondo grado i ”mattoni” su cui si e’ basata la condanna ”sono venuti meno”: c’e’ una ”insussistenza materiale” degli indizi, dalle tracce di Dna all’arma del delitto. E l’ordinamento ”non tollera la condanna dell’innocente”.
25 MAR 2013 – Il processo ad Amanda e Raffaele approda in Cassazione. Il pg chiede l’annullamento della sentenza di assoluzione, definita un ”raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità”.
26 MAR 2013 – La Suprema corte annulla la sentenza di secondo grado e rinvia alla Corte d’appello di Firenze per un nuovo processo.
30 SET 2013 – A Firenze si apre il nuovo processo di appello. Amanda è negli Stati Uniti, Raffaele non è in aula.
6 NOV – Sollecito rilascia dichiarazioni spontanee: “Sento nei miei confronti una persecuzione allucinante, senza senso”.
26 NOV – Il pg Alessandro Crini chiede condanne a 30 anni per Amanda Knox (compresi i tre già definitivi per la calunnia a Lumumba) e 26 per Raffaele Sollecito. Secondo il pg il movente non è un gioco erotico finito male ma una lite legata anche a vecchie ruggini fra Amanda e Meredith per le pulizie di casa.
17 DIC – Amanda invia una lettera alla Corte: ”Non sono presente in aula perche’ ho paura. Ho paura che la veemenza dell’accusa vi impressionerà”’.
20 GEN – Il pg Alessandro Crini chiede ”l’applicazione di una misura cautelare” nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito in caso di condanna.
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