ROMA – Amatrice, direttore lavori scuola: “Sicurezza 100% costa troppo”. Si difende, non vuol passare lui, con il sindaco di Amatrice, da capro espiatorio, Vittorio Cioni, il geometra che ha diretto i lavori di ristrutturazione alla scuola Capranica che è venuta giù. Ma una cosa la ammette: garantire una sicurezza del 100% degli edifici pubblici è una chimera, qualcosa di impossibile perché troppo costosa, i soldi non bastano. E infatti, l’ala ristrutturata della scuola è rimasta in piedi, quella sguarnita di protezioni anti-sismiche è crollata.
“La sabbia, le retine delle mosche, il polistirolo al posto dei muri. Tutte stupidaggini e speculazioni. Quei lavori erano fatti a norma”, dichiara – intervistato dal Corriere della Sera – il geometra Vittorio Cioni.
“Ma la parte in cui abbiamo fatto l’intervento strutturale ha retto. È l’altra ala che è crollata”. Quali lavori avete fatto? “Solo un restyling: intonaco, impianti. Nessun intervento ai pilastri”, perché, spiega, “alla Metis era stato affidato uno studio di vulnerabilità della struttura. Diceva che l’altra ala era sopra il 60%, quindi a norma. Io sono un geometra, sono l’ultima ruota del carro, ma nell’associazione temporanea di imprese c’erano ingegneri, architetti. Lo abbiamo seguito pedissequamente”.
Ma in una zona sismica non si doveva garantire il 100 per cento? “La norma non lo prevede. È tutto un problema di soldi. L’adeguamento al 100% sarebbe l’ideale. Ma è costosissimo, infatti non lo fa nessuno. Tutti i centri storici dovrebbero essere dichiarati inagibili. Cosa crede, che se arrivasse la Bestia a Roma il centro resterebbe in piedi?”. Difende anche l’operato del sindaco Pirozzi: “Ci sarebbero voluti almeno due milioni di euro. Se aveva solo 500 mila euro, che bastavano appena per la parte vulnerabile, che avrebbe dovuto fare? Ora vogliono trovare un capro espiatorio”.