ROMA – Antonella Accroglianò, la Dama nera dell’Anas arrestata con l’accusa di aver preso mazzette (corruzione e turbativa d’asta i reati) fa sapere dal carcere di essere in attesa di parlare con i pubblici ministeri. Lo fa sapere il suo legale Giancarlo Pittelli nel giorno in cui vengono diffuse nuove intercettazioni da
in cui la donna decide la divisione delle mazzette e parla in codice quando tratta la consegna del denaro.
Il suo legalei assicura che collaborerà e questo rischia di aprire scenari nuovi e inediti nell’indagine condotta dai magistrati della Procura di Roma. Perché la dirigente dell’azienda di Stato aveva rapporti diretti con il vertice e dunque con Pietro Ciucci, il presidente e amministratore delegato che si sarebbe occupato di alcune pratiche ora finite al centro dell’indagine condotta dai pubblici ministeri Francesca Loy e Maria Calabretta.
Si è intanto dichiarato estraneo ai fatti negando di aver preso soldi Luigi Meduri, l’ex sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture del governo Prodi, carica ricoperta dal 2006 al 2008.
L’avvocato Antonio Managò afferma che l’ex sottosegretario da lui assistito e sottoposto oggi ad interrogatorio di garanzia non si è mai fatto corrompere: “Di questa vicenda non sa nulla essendone completamente estraneo e nelle sue tasche non è entrato neppure un euro. È solo vittima di millanteria e alla vicenda Anas è come ho detto completamente estraneo”.