Andrea Galiotto, operaio trovato morto nell’azienda chimica: ipotesi avvelenamento per errore

Andrea Galiotto, operaio trovato morto nell'azienda chimica: ipotesi avvelenamento per errore
Andrea Galiotto, operaio trovato morto nell’azienda chimica: ipotesi avvelenamento per errore

LONIGO, VICENZA –  Andrea Galiotto [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], operaio di 36 anni, è stato trovato morto, riverso a terra, poco dopo le 17.30 di venerdì, alla F.I.S. (Fabbrica Italiana Sintetici) di Lonigo, azienda chimica e farmaceutica che fa parte del gruppo chimico Zambon, con sede in via Dovaro.

Purtroppo è stato inutile l’intervento della squadra di pronto soccorso dell’azienda, subito accorsa per prestare i primi soccorsi all’operaio, e dei sanitari del Suem 118 di Lonigo, che per quasi un’ora hanno cercato di rianimarlo ma alla fine non hanno potuto che constatarne il decesso.

In un primo momento sembrava si potesse trattare di un malore improvviso, ma ai carabinieri della locale stazione e ai tecnici dello Spisal, intervenuti sul posto, la dinamica appare poco chiara. Al punto che è stato posto sotto sequestro il macchinario, da cui è emerso che l’operaio avrebbe collegato la mascherina all’impianto di azoto invece che a quello di ossigeno, che gli ha provocato un avvelenamento fatale.

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