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Andrea La Rosa, l’ex calciatore sparito da 10 giorni: scomparsa l’auto, spento il cellulare

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Andrea La Rosa

MONZA – E’ scomparso nel nulla Andrea La Rosa, il direttore sportivo del Brugherio, squadra del comune in provincia di Monza. Da dieci giorni non si hanno più sue notizie e non si sa dove sia. Non solo la famiglia e la società, dove è arrivato a inizio stagione, sono preoccupati. Il suo è un nome noto in tutti campi da calcio dall’Eccellenza in giù della zona: ha lavorato nel mondo del marketing e delle vendite commerciali, ed è un ex calciatore semiprofessionista con esperienze in Serie C, tra le altre nella squadra salentina del Casarano.

In settimana infatti non si è parlato d’altro e la notizia della scomparsa dell’uomo, 35 anni residente a Milano, non solo ha destato scalpore, ma in poche ore ha fatto il giro della Brianza (e non solo). Martedì della scorsa settimana il dirigente era regolarmente a Brugherio per la presentazione del nuovo allenatore della prima squadra, Marco El Sheikh. Poi si sono completamente perse le sue tracce.

Come racconta il Corriere della Sera, sembra che, prima di sparire,

avesse un appuntamento con un amico, forse in periferia. Nessuno sa se davvero i due si siano incontrati. Su questo particolare punto, gli inquirenti osservano un silenzio tassativo. Una certezza in ogni modo c’è e sarebbe rivelatrice: dopo la denuncia di scomparsa, le indagini sono state assunte quasi immediatamente dai carabinieri del Nucleo investigativo.

La Rosa non ha precedenti, non ha mai avuto un problema con la giustizia. Chi di lui parla al Corriere lo descrive come un ragazzo serio, affidabile, la testa sulle spalle. Con Andrea è scomparsa anche la sua macchina. Non si trova. La targa è stata inserita nei sistemi di rintraccio delle forze dell’ordine; chiunque la individui, deve contattare i carabinieri di Milano. Di sicuro la vettura non è transitata sotto le telecamere capaci di rilevare automaticamente le targhe delle vetture: ovvero, niente autostrade e nessuna segnalazione anche dagli impianti di controllo installati in numerose località dell’hinterland milanese e della Brianza.

Gli investigatori non avrebbero per il momento avuto risposte nemmeno dai movimenti bancari, quali ad esempio eventuali ingenti prelievi, preparatori a una partenza. Il nome di La Rosa non figura nelle liste di imbarco dei voli in uscita dagli aeroporti nazionali. Non avrebbe improvvisamente lasciato l’Italia e del resto “non aveva motivo per allontanarsi, non è una persona da colpi di testa. Al contrario, è uno attento e scrupoloso. Mai avrebbe fatto qualcosa senza comunicarlo” ripetono i parenti e gli amici, negli ultimi giorni ascoltati più volte dai carabinieri.

La paura della famiglia è che Andrea possa essere stato tradito, da un estraneo o forse da un conoscente. Le indagini partono dagli ultimi che lo hanno visto. Dopodiché bisognerà incrociare i tabulati del telefonino per ricostruire gli spostamenti a ridosso della data di scomparsa.

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