SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – Il cacciatore Orazio Fidone, colui che ha trovato il corpicino del piccolo Andrea Loris Stival in un canalone vicino al paese di Santa Croce Camerina (Ragusa), si difende: “Ho un alibi, ed è anche facilmente verificabile: sabato mattina (cioè quando il bambino è stato ammazzato, ndr) non ero in paese”. Lo ha detto agli inquirenti che lo hanno iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, per sequestro di persona e omicidio.
Fidone sostiene che sabato mattina, quando Loris è stato ucciso (per la precisione, intorno alle 9:30, ha stabilito l’autopsia), lui si trovava al mercato di Vittoria:
“Basterebbe controllare i filmati delle telecamere in uscita da Santa Croce Camerina e all’entrata di Vittoria”.
Fidone è stato indagato dalla Procura di Ragusa in modo che potesse essere eseguirto un esame tecnico irripetibile: gli accertamenti su due auto e sui vestiti dell’uomo, che sono stati sequestrati.
(Foto Ansa)