Andrea Pignani: il killer di Ardea, il Tso e la pistola del padre defunto nascosta ai Carabinieri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2021 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Pignani: il killer di Ardea, il Tso e la pistola del padre defunto nascosta ai Carabinieri

Andrea Pignani: il killer di Ardea, il Tso e la pistola del padre defunto nascosta ai Carabinieri FOTO ANSA

Andrea Pignani, il killer di Ardea, aveva una pistola in casa nonostante avesse problemi psichici e nonostante era stato sottoposto a Tso. Trattamento Sanitario Obbligatorio dopo aver minacciato la madre con un coltello. L’uomo. di 35 anni, domenica ha fatto una strage ad Ardea, vicino Roma, in un comprensorio residenziale, Colle Romito.

Prima ha ucciso Daniel e David, due bambini che avevano 5 e 10 anni e stavano giocando in un parco davanti a casa. L’uomo gli ha sparato a bruciapelo e li ha uccisi senza un motivo apparente. Poi Andrea Pignani ha ucciso anche un pensionato di 74 anni che passava di lì in bici. Quindi è scappato e si è barricato in casa, dopo poi si è ucciso.

Andrea Pignani e la pistola del padre

Come mai un uomo che in passato aveva avuto diversi disturbi e problemi sociali aveva una pistola in casa? Quella pistola in realtà, una Beretta calibro 7.65, non era di Andrea, ma del padre defunto. Le procedure in caso di decesso di una persona proprietaria di un’arma da fuoco sono chiare: dopo la morte infatti i familiari e gli eredi devono segnalare la presenza dell’arma ai Carabinieri e decidere se concedere loro la custodia.

Ma in questo caso la pistola una volta morto il padre, non fu mai dichiarata ai Carabinieri e quindi nascosta, fino a ieri. Anche i vicini avevano notato il comportamento sopra le righe dell’omicida-suicida di Ardea: “È vero che sparava, una notte ho sentito tre spari”, ha detto ad AdnKronos un uomo che abita in quella zona. Altri, invece, hanno detto di aver udito già nei giorni precedenti molti altri colpi di pistola provenire da quella abitazione.

Sparatoria Ardea: Daniel e David centrati al petto e alla gola

Sono morti stringendo la mano al papà Daniel e David, i due fratellini uccisi ad Ardea. Sono stati centrati da colpi di pistola al petto e alla gola mentre giocavano a pochi metri da casa. “Erano due bambini educati e rispettosi – ricorda la nonna Sonia – Daniel, il più grande, aveva solo 9 e 10 in pagella. Ieri era venuto a casa mia e stava andando via senza salutarmi. Invece è tornato indietro e mi ha voluto dare un bacetto”. Due fratellini, di soli 5 e 8 anni, che amavano la scuola, il mare, il calcetto, gli amici.