Andria, la fidanzata lo lascia e lui spara dal balcone a una coppia di amici di lei: “E’ colpa loro”
Pubblicato il 20 Luglio 2021 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
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Andria, la fidanzata lo lascia e lui spara dal balcone a una coppia di amici di lei: “E’ colpa loro” (Foto d’ar
Follia ad Andria, dove un uomo appena lasciato dalla fidanzata ha sparato a una coppia di amici di lei. Erano loro i “colpevoli”, secondo lui, per il distacco dalla sua donna.
Andria: fidanzata lo lascia e lui spara a una coppia di amici di lei
Lei lo lascia e lui, pregiudicato ai domiciliari, spara dal balcone contro una coppia di amici della ex, lui e lei. Imputando loro di aver favorito un abbandono che, secondo gli inquirenti, “aveva soprattutto minato il suo prestigio criminale”.
I Carabinieri di Andria hanno arrestato un 37enne pluripregiudicato di Canosa di Puglia. Era finito in carcere per duplice tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
Gli amici di lei sono scappati a Bologna prima di denunciare
Le indagini sono cominciate dopo la denuncia delle due presunte vittime, una coppia di rumeni, amici e connazionali della ex compagna del 37enne. Le quali hanno raccontato di essere state costrette a fuggire dalla cittadina pugliese e una volta a Bologna si sono rivolte alle forze dell’ordine, spiegando che l’uomo aveva tentato di ucciderle.
Sotto il coordinamento della Procura di Trani, i militari hanno così accertato che il 37enne avrebbe agito per vendicare la fine di una relazione affettiva della quale incolpava i due. Così, pur essendo sottoposto a detenzione domiciliare, si sarebbe procurato una pistola e, con l’inganno, avrebbe fatto avvicinare la coppia fino alla sua abitazione, cercando di ucciderli sparando dal balcone. Ma l’azione fortunatamente non è andata a buon fine.
I carabinieri hanno poi documentato “una escalation di comportamenti negativi dell’autore”, che nel frattempo era tornato libero, anche con minacce a conoscenti, con l’obiettivo di rintracciare la donna che lo aveva abbandonato e coloro che secondo lui l’avevano convinta a fare quel gesto “che – spiegano gli investigatori – aveva soprattutto minato il suo prestigio criminale”.