ROMA – Angelo Rizzoli ha ottenuto gli arresti domiciliari ma per il momento resta in ospedale. Lo ha deciso il gip di Roma Aldo Morgigni. Se entro una settimana le condizioni del produttore lo consentiranno, potrà tornare a casa da detenuto. Rizzoli, malato di sclerosi multipla è accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, un crac da 30 milioni.
Per Rizzoli è stato disposto il trasferimento dal reparto penitenziario dell’ospedale Sandro Pertini al policlinico di Tor Vergata. Tra circa una settimana è prevista una relazione medica per valutare le sue condizioni e se possa essere trasferito nella sua abitazione. La decisione del gip Morgigni fa seguito al parere favorevole espresso dalla procura sulla richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere emessa nei confronti del produttore cinematografico.
Pochi giorni fa, rispondendo a Repubblica, l’ex editore ha parlato della sua condizione. Senza “rimostranze da fare. I medici mi seguono, gli agenti penitenziari sono seri. Dico solo che qui dentro la mia malattia invalidante può solo peggiorare. Ed è una malattia rischiosa”. Fatica a muoversi, ha il braccio e la gamba destra paralizzati. Non riesce a farsi la doccia: “Rischio di cadere. Mia moglie non può venire, così la badante… Mia moglie non sa niente delle mie società cinematografiche, delle fiction, non so perché l’hanno tirata dentro”.