La Biagini, scout anti-pusher per Salvini: “Quando esco, cane e pistola”

La Biagini, scout anti-pusher per Salvini: "Quando esco cane e pistola"
Matteo Salvini con Anna Rita Biagini

BOLOGNA –  “La sera porto il cane a spasso con la pistola, regolarmente denunciata”. Si presenta così ai giornalisti Anna Rita Biagini, 61 anni, che ha perso un figlio malato di Sla per una overdose di droga. E’ stata lei a guidare Matteo Salvini per le vie del quartiere Pilastro a Bologna e .a indicargli il citofono da suonare per chiedere a una famiglia di tunisini se in casa vivesse uno spacciatore. 

“Mi spiace ma è così, certe sere ho paura ad uscire”, dice la donna che si è dichiarata apertamente una fan del Capitano. Già a gennaio del 2019 la signora Biagini aveva invitato Salvini ad andare nel quartiere Pilastro. Lo aveva fatto scrivendo un messaggio in uno dei tanti gruppi non ufficiali dedicati al Capitano. A distanza di un anno, l’allora ministro dell’Interno che poteri e voce in capitolo poteva all’epoca avere, ha trovato il modo di accogliere l’appello della signora, rendendola protagonista della sua propaganda elettorale. Il tutto in diretta Facebook e con un gran codazzo di giornalisti e telecamere a seguire le sue gesta epiche .

Quel gesto irrituale, per non dire illegale, di mettere alla gogna, senza uno straccio di prova, un tunisino, era tutto per lei. Ieri infatti ha specificato che alla donna “è morto un figlio per overdose” e oggi a Canale 5 ha ribadito il concetto: “Quando una mamma mi chiede aiuto, una mamma che ha perso un figlio per droga, faccio il possibile mettendomi in prima linea”. 

“In realtà lui era malato di Sla – ha spiegato lei – e purtroppo era tossicodipendente. Quando le sue condizioni erano peggiorate tanto da ridurlo su una sedia rotelle ha deciso di farla finita e lo ha fatto nel modo che conosceva, facendosi una dose letale”.

Quindi ha consegnato al leader della Lega il suo dossier con foto e segnalazioni fatte in zona contro i pusher. “Tutti sanno quello che fanno – ha detto – Ho più volte denunciato a polizia e carabinieri la situazione”. 

Fonte: Corriere

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