Annik, la donna ivoriana morta appena ottenuto il nullaosta al ricongiungimento dei figli: senza riabbracciarli

La straziante storia di Annik Mireille Blandine: quando stava per riabbracciare i figli che non vedeva da 8 anni, l'infarto fulminante

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2022 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
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Storia di Annik, morta prima di riabbracciare i figli. Li aspettava da così tanto tempo i suoi due figli, e con tanta di quella trepidazione che forse il suo povero cuore non ha più retto.

Storia di Annik, morta prima di riabbracciare i figli

Questa è la storia di Annik, una giovane donna della Costa d’Avorio che da qualche anno viveva in Italia, a Dicomano in provincia di Firenze.

Quando dopo un’estenuante trafila, un anno di speranze e disillusioni, accelerazioni e tergiversamenti tipici di una burocrazia ottusa, era riuscita ad ottenere il sospirato nullaosta al ricongiungimento con Kady e Jean Loic, i suoi adorati figli di 18 e 17 anni. Non li vedeva da otto lunghissimi anni. Poi, quando l’appuntamento era segnato la tristissima notizia: Annik Mireille Blandine è morta all’improvviso, un infarto fulminante. Senza aver potuto riabbracciare i suoi ragazzi.

La straziante vicenda è stata raccontata su Facebook dal sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore. Di seguito un estratto del suo post.

Il commovente post del sindaco

“Un anno fa, Annik ha iniziato le procedure per il ricongiungimento che, sulla carta, richiedono 120 giorni. La burocrazia però ci ha messo del suo e non è riuscita a chiudere la pratica fino a quando alcune persone, che conoscevano Annik da anni come Cinzia e Marcella, hanno deciso di prendere a cuore la sua storia. Tramite il lavoro di un avvocato, è riuscita finalmente ad avere, dopo 12 mesi, il nullaosta al ricongiungimento.

Ho ascoltato il messaggio che Annik ha inviato a Cinzia all’ottenimento del nullaosta: pochi minuti che ti fanno stringere il cuore. Una gioia autentica, un sogno realizzato anche se molto, troppo, tempo dopo. Annik è morta, il 28 novembre, per un malore due settimane dopo aver ricevuto il nullaosta e muore sola, senza essere riuscita a riabbracciare i figli perché ancora in corso le procedura in ambasciata. Ho parlato con Cinzia, che ringrazio di cuore, e con i familiari di Annik. Faremo il possibile perché Kady e Jean Loic possano avere quel futuro che sua madre aveva sognato per loro”.