Droga nei passeggini e mamme pusher: undici arresti a Salerno

Pubblicato il 30 Agosto 2011 - 01:00 OLTRE 6 MESI FA

SALERNO, 29 AGO – Droga nascosta dai pusher nei passeggini, per non attirare l'attenzione. Donne che si occupavano di controllare i luoghi dello spaccio, di segnalare il passaggio delle forze dell'ordine. Ed ancora droga, eroina e cocaina, nascosta dai corrieri, nelle cavità rettali. Sostanze stupefacenti tagliate mali, così tanto da poter causare anche decessi.

C'è tutto questo dietro le undici ordinanze di custodia cautelare – quattro in carcere e sette ai domiciliari – eseguite dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno.

L'operazione 'Piazza Pulita' è l'ultimo atto di una meticolosa attività investigativa avviata nel novembre 2008 con il sequestro di 32 chilogrammi di cocaina avvenuto nel porto di Salerno e nel 2010 con l'arresto di 32 persone.

Gli indagati raggiunti dalle misure cautelari trasportavano cocaina ed eroina che veniva acquistata nelle piazze di spaccio di Napoli. Successivamente la droga veniva occultata nelle cavità rettali dei corrieri, dopo essere stata sigillata all'interno di palloncini in gomma, che fungevano da involucri, per poi essere introdotta nel retto. Lo stupefacente dopo essere stato tagliato era distribuito sul mercato di Battipaglia (Salerno).

L'operazione di taglio dello stupefacente spesso avveniva in modo approssimativo, mettendo anche a repentaglio la vita degli assuntori. Secondo gli investigatori la causa del decesso di un giovane avvenuto nel 2009 molto probabilmente sarebbe da attribuire proprio all'assunzione di una dose letale acquistata da uno degli arrestati.

Nel corso delle indagini i militari hanno anche accertato che, in alcuni casi, gli spacciatori distribuivano lo stupefacente portando al seguito, allo scopo di non dare nell'occhio, dei bambini in tenera età. La droga spesso veniva occultata nei passeggini. Fondamentale è stato, in tal senso, il coinvolgimento di alcune donne, due delle quali finite ai domiciliari, impegnate a controllare i luoghi di spaccio ed il percorso dei corrieri prima del loro ritorno dal napoletano.

Il compito di alcune di loro infatti era quello di effettuare una sorta di bonifica, segnalando sul tragitto la presenza di posti di controllo delle forze di polizia. Gli indagati sono tutti già noti ai carabinieri che hanno documentato addirittura i vari passaggi di droga agli assuntori. I carabinieri hanno eseguito anche sette obblighi di dimora ed un obbligo di firma.