ROMA, 14 FEB – L’intesa restrittiva della concorrenza tra Roche e Novartis avrebbe causato danni rilevanti al Servizio Sanitario Nazionale che l’Antitrust quantifica in 400 milioni. Infatti In Italia il costo di ogni dose di Avastin per impieghi fuori etichetta nella cura di patologie oftalmiche è inferiore ai 15 euro, mentre il prezzo del farmaco Lucentis, introdotto sul mercato nel 2008 – e rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale – è superiore ai 1.700 euro per singola applicazione.
Solo ultimamente, a seguito di un recente intervento dell’AIFA, il prezzo di Lucentis è stato abbassato a 810 euro. Secondo l’Antitrust gli elementi finora raccolti consentono di ipotizzare l’esistenza di una possibile intesa orizzontale tra le società Roche e Novartis, anche per il tramite di Genentech e delle proprie filiali italiane: l’intesa sarebbe finalizzata a mantenere disponibile sul mercato solo il farmaco Lucentis, che ha il prezzo più alto.
In particolare, grazie agli accordi di distribuzione del farmaco Lucentis tra Genentech/Roche e Novartis, l’intesa garantirebbe a Novartis di ottenere il massimo vantaggio dalla vendita del Lucentis senza temere la concorrenza dell’Avastin poiché Roche, che dovrebbe avere interesse a commercializzarlo per usi oftalmici, non ha mai provveduto alla registrazione del farmaco in tal senso, trovando a sua volta maggior convenienza al mantenimento dei profitti derivanti dalle royalties che riceve da Novartis (tramite Genentech) per la distribuzione del farmaco Lucentis.
Secondo l’Antitrust non si può escludere che le condotte delle diverse imprese possano essere state condizionate anche dai forti legami di tipo societario e operativo intercorrenti tra i gruppi Roche e Novartis: Novartis ha infatti una partecipazione azionaria in Roche superiore al 30% mentre le attività di ricerca e sviluppo sono realizzate da Novartis insieme a Genentech, a sua volta controllata da Roche. La chiusura del procedimento istruttorio è prevista entro il 20 dicembre 2013.
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