Antitrust contro Fedez, Chiara Ferragni e Belen: "Influencer? Pubblicità sia trasparente" Antitrust contro Fedez, Chiara Ferragni e Belen: "Influencer? Pubblicità sia trasparente"

Antitrust contro Fedez, Chiara Ferragni e Belen: “Influencer? Pubblicità sia trasparente”

Antitrust contro Fedez, Chiara Ferragni e Belen: "Influencer? Pubblicità sia trasparente"
Antitrust contro Fedez, Chiara Ferragni e Belen: “Influencer? Pubblicità sia trasparente”

ROMA – “La pubblicità deve essere sempre trasparente”. L’Antitrust scende in campo contro gli influencer del web come Fedez, Chiara Ferragni e Belen Rodriguez per dire no alla pubblicità occulta sui social network.

Il Garante della Concorrenza e dei consumatori ha sollecitato la massima trasparenza e chiarezza sull’eventuale contenuto pubblicitario dei post pubblicati dalle star di internet, sottolineando che è previsto dal Codice del Consumo e per questo ha inviato lettere di moral suasion ad alcuni dei principali influencer e alle società titolari dei marchi visualizzati senza l’indicazione evidente della possibile natura promozionale della comunicazione.

L’Antitrust ha individuato criteri generali di comportamento e ha chiesto di rendere chiaramente riconoscibile la finalità promozionale, ove sussistente, in relazione a tutti i contenuti diffusi mediante social media, attraverso l’inserimento di avvertenze, quali, a titolo esemplificativo e alternativo, #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento, o, nel caso di fornitura del bene ancorché a titolo gratuito, #prodottofornitoda; diciture alle quali far sempre seguire il nome del marchio e spiega:

“Considerato che il fenomeno del marketing occulto è ritenuto particolarmente insidioso, in quanto è in grado di privare il consumatore delle naturali difese che si ergono in presenza di un dichiarato intento pubblicitario, l’Autorità sollecita tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nel fenomeno a conformarsi alle prescrizioni del Codice del Consumo, fornendo adeguate indicazioni atte a rivelare la reale natura del messaggio, laddove esso derivi da un rapporto di committenza e abbia una finalità commerciale, ancorché basato sulla fornitura gratuita di prodotti”.

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