Antonino Sciuto era stato arrestato dopo la denuncia della sua ex Vanessa Zappalà. Ma era stato rilasciato subito dopo. Lo racconta Camerlo Zappalà, padre della ragazza uccisa ad Aci Trezza. Uccisa proprio dal suo ex che poi si è impiccato. La sua volontà di controllo era arrivata al punto da mettere un Gps sotto l’auto di lei (e pure del padre).
Papà Carmelo, in una intervista a Repubblica, ha parlato di omicidio pianificato, di una tragedia che si sarebbe potuto evitare. E si chiede perché il giudice non avesse trattenuto in carcere l’uomo.
Carmelo Zappalà e l’arresto non convalidato di Antonino Sciuto
“Quell’uomo aveva pianificato tutto, ne sono sicuro, continuava ad essere accecato dalla gelosia”. E’ quanto dichiara Carmelo Zappalà, padre di Vanessa,in un’intervista a La Repubblica. “Questa è una strage senza fine. La morte di Vanessa è l’ennesima sconfitta per lo Stato”.
“Ma quel che mi addolora di più è che tutto questo si sarebbe potuto evitare se lo avessero arrestato dopo la denuncia di Vanessa”. Zappalà si domanda: “Perché quel giudice non l’ha convalidato l’arresto, come chiedeva la procura di Catania?”.
Una continua escalation che l’8 giugno scorso aveva portato all’arresto dell’uomo in flagranza di reato per stalking e maltrattamenti in famiglia da parte dei carabinieri intervenuti dopo la denuncia della vittima. “In linea con la Procura di Catania – ricostruisce il colonello Piercamine Sica, comandante del Reparto operativo del comando provinciale di Catania – era stato posto ai domiciliari ed è stato scarcerato dal Gip che aveva disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento”.
Gli atteggiamenti persecutori di Sciuto nei confronti di Vanessa
In un’altra intervista, al Corriere della Sera, il padre della giovane rileva che l’ex di Vanessa, Antonino Sciuto, aveva da tempo messo in atto atteggiamenti persecutori. “Con un duplicato delle chiavi la sera si intrufolava nel sottotetto di casa mia”, racconta Zappalà, “e dalla canna del camino ascoltava le nostre chiacchiere”. E poi il giovane controllava la famiglia della ex “con dei Gps, delle scatolette nere piazzate sotto la macchina di Vanessa e sotto la mia”.
“Inutili” per il padre gli arresti domiciliari inflitti all’ex, “perché tre giorni dopo, era il 13 giugno, ce lo ritroviamo tra i piedi, ma con un provvedimento altrettanto inutile: l’obbligo di non avvicinarsi a mia figlia per 200 metri”.
Il profilo Facebook di Antonino Sciuto
Nel suo profilo su Facebook l’uomo aveva anche l’immagine di Scarface e la sua celebre frase ‘Io non dimentico nulla, aspetto solo il momento giusto’. E poi la foto di un uomo e di una donna di schiena su un terrazzo: lui le punta la pistola alla tempia e sulla schiena ha la scritta ‘I love you’.
“Non mi può pace quante volte ti mandavo messaggi – scrive su Fb una sua amica – ‘stai attenta Vane…’, ‘Vane ho paura….’ E tu ‘Tranquilla non mi fa niente è solo geloso….”. Un’altra attacca, insultando, l’ex fidanzato “bastardo maledetto hai tolto la vita a una ragazzina…”.