Antonio-Bini-difesa Antonio-Bini-difesa

Antonio Bini, dopo lite col tassista si difende: “Io insultato per primo. Mi ha morso un dito”

Antonio-Bini-difesa
Antonio Bini, dopo lite col tassista si difende: “Io insultato per primo. Mi ha morso un dito”

MILANO – “Mi ha insultato per primo e mi ha pure morso un dito”. Così ha detto al giudice Antonio Bini, il culturista di 29 anni che martedì mattina a Milano ha staccato a morsi il lobo dell’orecchio a un tassista Pier Federico Bossi di 48 anni che nella colluttazione ha anche riportato la rottura del naso e la lussazione di una spalla.

Al processo per direttissima che ne ha disposto l’arresto ai domiciliari, Bini si è difeso sostenendo di essere stato aggredito per primo. Peccato che il video della rissa, registrato da una telecamera di videosorveglianza, racconti l’esatto contrario: nelle immagini si vede una persona, il culturista, inseguire un’altra persona, il tassista. Lo riempie di pugni e lo avvolge fino ad azzannargli l’orecchio. Anche se a tal proposito, il filmato non dà certezze.

C’è poi, osserva Andrea Galli sul Corriere della Sera, che il body builder era solito girare armato: gli agenti gli hanno trovato addosso un arsenale da guerriglia, pugnale, anello per tirare cazzotti e un uncino ricavato da un tondino di ferro.

La scena terribile si è svolta all’angolo tra via Lepetit e via Vitruvio, a pochi passi dalla stazione Centrale di Milano. Il tassista Pier Federico Bossi ne avrà per oltre 30 giorni: è stato trasportato in condizioni serie all’ospedale Niguarda, dove gli hanno ricucito il pezzo di orecchio rimasto attaccato per un lembo di carne. Anche Bini è stato accompagnato al Fatebenefratelli per farsi medicare lievi contusioni riportate nella scazzottata, la sua prognosi è di 5 giorni.

Gestione cookie