Antonio Catricalà e il suicidio, la moglie Diana Agosti: “Era un po’ depresso, aveva un problema di salute”

Antonio Catricalà era in ansia per un problema di salute. Aveva un problema cardiaco ed era sotto osservazione medica, nulla di particolarmente grave.

A dirlo è sua moglie Diana Agosti. L’ex presidente dell’Antitrust si è sparato nella giornata di ieri, mercoledì 24 febbraio, sul balcone della sua casa ai Parioli a Roma.  

Antonio Catricalà, la moglie l’aveva visto depresso nell’ultima settimana

Sempre la moglie ha riferito agli investigatori di averlo visto un po’ depresso nell’ultima settimana. La donna ha raccontato di averlo trovato morto poco dopo le nove di ieri mattina. Per il 69enne avvocato e magistrato era già troppo tardi malgrado l’intervento di un medico del 118.

Sul posto gli agenti della Squadra mobile e della Scientifica hanno recuperato la pistola. Si tratta di un revolver Smith&Wesson calibro 38. L’arma era regolarmente detenuta da Catricalà ed è stata  trovata sotto al corpo della vittima, che era riversa a terra. 

Sono tuttora in corso indagini balistiche per ricostruire la traiettoria del proiettile: il bossolo del proiettile non è stato però trovato sul balcone in cui è avvenuto il suicidio. A cercarlo sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. 

Antonio Catricalà, si indaga contro ignoti per istigazione al suicidio

La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. Si tratta di un “atto dovuto” mentre si attendono i risultati dell’autopsia.

La salma di Catricalà si trova ora all’ospedale Gemelli ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al momento gli investigatori escludono una malattia grave e propendono più per l’ipotesi di una forma latente di depressione.  

Al momento nessun biglietto di addio sarebbe stato trovato all’interno dell’appartamento di Catricalà.

La polizia avrebbe acquisito alcuni documenti nello studio dell’uomo per capire i motivi del gesto estremo.

La lunga carriera professionale di Antonio Catricalà

Antonio Catricalà, nella sua lunga vita professionale ha ricoperto numerosi ruoli: da magistrato del Consiglio di Stato a viceministro dello Sviluppo economico con delega alle comunicazioni nel governo Letta. 

Catricalà è stato anche presidente di Aeroporti di Roma dal 2017. Dal 18 febbraio era presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture.

Il nome di Catricalà era circolato come papabile sottosegretario alla presidenza del Consiglio del nuovo governo Draghi: al suo posto è stato scelto poi Roberto Garofoli.

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