LADISPOLI – Con un colpo di pistola partito accidentalmente Antonio Ciontoli, di 48 anni, ha ucciso il fidanzato della figlia, Marco Vannini, di 20 anni. E’ successo domenica sera nella villetta della famiglia Ciontoli, a Ladispoli (Roma).
Il giovane si trovava a casa della fidanzata, dove spesso si fermava a dormire. Ad un certo punto, sotto gli occhi della ragazza e della madre, la calibro nove che Ciontoli teneva in mano per pulire ha esploso un colpo che ha preso la spalla di Marco.
Erano le 23:30 circa, ci informa Emanuele Rossi sul Messaggero. A quel punto è stata fatta una prima chiamata al 118, ma la chiamata è stata poco dopo annullata. Circa un’ora dopo c’è stata una seconda chiamata, Marco è stato portato in eliambulanza, ma le sue condizioni si sono aggravate durante il volo e così l’eliambulanza è tornata indietro al pronto soccorso di Ladispoli, dove i medici hanno praticato un massaggio cardiaco al giovane. Massaggio inutile: Marco è morto lunedì pomeriggio senza essersi mai risvegliato.
Adesso si indaga per capire come sia potuto partire un colpo dalla pistola, detenuta legalmente, e come mai la prima telefonata sia stata annullata: se i soccorsi fossero arrivati prima Marco si sarebbe salvato? A queste domande tentano di rispondere gli investigatori di Ladispoli e Cerveteri. Intanto Antonio Ciontoli è accusato di omicidio colposo.