Antonio De Marco andò ad una festa la sera dei funerali di Daniele De Santis ed Elenora Manta Antonio De Marco andò ad una festa la sera dei funerali di Daniele De Santis ed Elenora Manta

Antonio De Marco andò ad una festa la sera dei funerali di Daniele De Santis ed Elenora Manta

Antonio De Marco avrebbe partecipato ad una festa con i colleghi tirocinanti la sera dei funerali di Daniele De Santis ed Elenora Manta

Ad una festa poche ore dopo i funerali di Daniele De Santis ed Eleonora Manta: Antonio De Marco non avrebbe esitato a parteciparvi. 

E’ quanto emergerebbe dalle foto postate sui social, che ritraggono lo studente di Scienze infermieristiche del Vito Fazzi di Lecce al compleanno di un collega. 

Gli stessi colleghi presenti alla cena che hanno assistito all’arresto di Antonio De Marco all’ospedale salentino. 

Alla vista dei militari De Marco si sarebbe dimostrato tranquillo. Avrebbe detto semplicemente: “Da quanto mi stavate pedinando?”. 

Un delitto premeditato “con inquietante meticolosità”

Per gli inquirenti che indagano sul duplice omicidio di Lecce quello confessato da Antonio De Marco è un delitto premeditato “con inquietante meticolosità”, probabilmente da giorni. De Marco avrebbe compiuto sopralluoghi, annotando tutto in quello che ha definito “il cronoprogramma dei lavori” (“pulizia…acqua bollente… candeggina… soda..ecc”).

Antonio De Marco, affermano gli inquirenti, è sempre stato “guardingo e attento”, come ha dimostrato sabato scorso quando si è insospettito di alcuni carabinieri in borghese che lo stavano sorvegliando.

Eppure, le cautele non sono bastate e sono stati proprio alcuni errori commessi che lo hanno fatto scoprire. A cominciare dalla mascherina nera che indossava all’andata, persa sul luogo del delitto e che non ha più potuto indossare durante la fuga. Fuga durante la quale l’assassino era convinto di non essere ripreso dalle telecamere, cosa che invece non è avvenuta, visto che i carabinieri sono riusciti a ricostruire quasi l’intero itinerario, sia all’andata che al ritorno.

Proprio dalle immagini registrate dai circuiti di sorveglianza di negozi e abitazioni alcuni testimoni sono riusciti a identificare il giovane che avevano visto accoltellare i due fidanzati con l’uomo che si allontanava dall’immobile.

Gli errori di De Marco

Un altro errore commesso è stato quello di aver cancellato dalla sua rubrica telefonica, subito dopo il delitto, il nome del giovane arbitro ucciso, ma forse il più grave è stato la perdita di cinque fogli ripiegati con il piano del delitto. Lì De Marco aveva descritto il percorso da seguire, le modalità e l’arma del duplice omicidio.

I carabinieri li hanno trovati nel piazzale antistante il condominio dove Daniele De Santis e Eleonora Manta sono stati uccisi. E hanno confrontato il testo manoscritto dei foglietti con le firme di De Marco apposte sulla domanda di rilascio della patente e sulla carta d’identità.

Una esperta grafologa ha evidenziato “ambiti di compatibilità accentuati”. Non solo: il percorso ricostruito dalle immagini delle telecamere era “inequivocabilmente compatibile” con quanto riportato in uno dei cinque foglietti manoscritti: “Scendo dalla fermata attraversi e ri-attraversi in diagonale poco prima del bar in via V. Veneto c’è il condominio a dx a fine strada attento di fronte passare velocemente sul muro a sx”. (Fonti: Ansa, Il Messaggero)

Gestione cookie