ROMA – Antonio Ingroia andrà ad Aosta a fare il sostituto procuratore. Oppure dovrà lasciare la Magistratura. Lo ha deciso il Consiglio superiore della magistratura dopo aver rifiutato al‘ex pm di Palermo l’aspettativa per andare in Sicilia a presiedere la Riscossione Sicilia Spa, la società che riscuote le tasse per la Regione. Lui però non l’ha presa bene, e potrebbe lasciare la toga, o fare ricorso.
Non concessa l’aspettativa, il Csm ha spiegato che solo ad Aosta Ingroia può continuare a fare il magistrato, visto che è l’unica circoscrizione elettorale in cui non si è candidato per Rivoluzione Civile alle elezioni del 25-26 febbraio.
INGROIA: “PROVVEDIMENTO PUNITIVO” – Ma per l’ex pm di Palermo si tratta di “provvedimento obiettivamente punitivo. Il Csm ha fatto le sue scelte e le sue valutazioni. Io farò le mie. Ha scartato ogni opportunità affinché venisse valorizzata la mia esperienza e professionalità e ora farò io le mie valutazioni e le mie scelte”. Tra le ipotesi possibili c’è anche quella di lasciare la magistratura, fa capire. Ritengo poco utile e poco funzionale rispetto alla mia esperienza, l’assegnazione ad Aosta”, ha proseguito il leader di Rivoluzione Civile. “Il fatto poi che sia stato assegnato nella funzione di pubblico ministero dimostra che le regole non erano così inflessibili e che qualche eccezione si poteva fare. Adesso attendo che mi venga notificato il provvedimento per prendere a mente fredda le mie decisioni”.
LA DESTINAZIONE ALLA PROCURA – La destinazione alla Procura piuttosto che al Tribunale dovrebbe essere stata decisa in base ad un calcolo di organico: ci sono già sette giudici, l’ufficio è al completo, mentre in Procura manca un posto. Il plenum del Csm ha preso la decisione con 19 voti a favore e sette astenuti.
L’ex pm di Palermo aveva inviato al Csm una richiesta per essere ascoltato sulla questione del trasferimento ad Aosta ma il plenum del Consiglio è passato direttamente al voto che ha decretato lo spostamento del magistrato alla procura aostana.
”C’è un orientamento contrario ad un ritorno della pratica in Commissione e a un audizione in plenum”, ha spiegato il vicepresidente del Csm, Michele Vietti.
IPOTESI PER INGROIA – Ingroia potrebbe fare ricorso alla giustizia amministrativa, cioè al Tar ed eventualmente al Consiglio di Stato. Potrebbe anche presentare ricorso contro il no all’autorizzazione a rivestire l’incarico di presidente di Riscossione Sicilia. Oppure scegliere di dimettersi dalla Magistratura.
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