Aprilia, arrestano ladro positivo al Covid: sei carabinieri in quarantena Aprilia, arrestano ladro positivo al Covid: sei carabinieri in quarantena

Aprilia, arrestano ladro positivo al Covid: sei carabinieri in quarantena

Arrestano ladro positivo al Covid: sei carabinieri finiscono in quarantena.

Tutto è avvenuto ad Aprilia. L’uomo, scappato dall’ospedale Santo Spirito di Roma, è stato bloccato dai carabinieri dopo aver rubato merce in un supermercato. 

E’ accaduto nella tarda serata di domenica 15 novembre quando i carabinieri della stazione di Aprilia Campoverde, in collaborazione con i colleghi della Sezione Radiomobile di Aprilia, sono intervenuti per bloccare un cittadino romeno di 25 anni che era fuggito poco prima da un supermercato dove si era appropriato di merce varia per un valore di 200 euro.

Dagli accertamenti è emerso che il giovane si era arbitrariamente allontanato il 13 novembre dall’ospedale Santo Spirito di Roma dove gli era stata riscontrata la positività al covid – 19.

L’uomo è stato affidato al personale sanitario dell’ospedale S.M. Goretti di Latina.

Tutti i militari che nel corso delle operazioni hanno avuto un contatto diretto con il giovane sono stati posti in isolamento fiduciario in attesa degli accertamenti sanitari.

Positivo si finge negativo: referto modificato per far tornare a lavoro i suoi dipendenti

Positivo si finge negativo: referto modificato per far tornare a lavoro i suoi dipendenti. La positività al Covid di uno dei due titolari e di un dipendente di un’azienda del quartiere Aurelio/Monteverde aveva gettato nel panico gli altri tre lavoratori i quali, così come il socio del malato, si erano sottoposti subito al previsto tampone.

I dipendenti, risultati tutti negativi, hanno chiesto al titolare di conoscere anche l’esito del suo test.

 

Lo stesso, dopo qualche reticenza, ha inviato loro, tramite WhatsApp, la foto di un referto che lo dichiarava negativo.

Visto ciò l’azienda, che opera nel settore commerciale, fin dall’inizio del mese ha ripreso a funzionare regolarment.

E i dipendenti hanno continuato a lavorare a stretto contatto con il titolare.

Gli investigatori del Distretto Aurelio, diretto da Alessandro Gullo, hanno però deciso di approfondire la questione.

I poliziotti hanno acquisito presso una vicina struttura sanitaria il vero risultato del tampone, ossia quello con la positività al Covid-19, ed il relativo consenso informato debitamente sottoscritto dal cinquantenne che, tra le altre cose, lo obbligava all’isolamento domiciliare.

Tale documento era identico, salvo nella parte manomessa, a quello inviato nel gruppo WhatsApp per far tornare i dipendenti a lavoro.

Il titolare è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. I dipendenti hanno ripetuto il tampone ed uno dei tre è ora positivo al Covid-19. (Fonte: Ansa)

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