Aprilia. Due donne sbranate da 2 rottweiler e un pastore tedesco

Aprilia. Due donne sbranate da 2 rottweiler e un pastore tedesco
(Foto Ansa)

LATINA – Hanno scavalcato il recinto in cui si trovavano e hanno azzannato una donna, una romena di 66 anni. Poi i tre cani, due rottweiler e un pastore tedesco, hanno sbranato una donna di 38 anni, che era uscita di casa per vedere cosa accadeva in strada. E’ accaduto a Campo di Carne, zona del Comune di Aprilia in provincia di Latina, la mattina del 10 luglio.

Rinaldo Frignani sul Corriere-Cronaca di Roma scrive:

“L’allarme è scattato poco dopo le 10. Le due donne, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Aprilia, sono state morse una dopo l’altra. La prima è stata una romena di 66 anni che si trovava in strada, all’incrocio con via Aterno. Le sue urla sono state sentite dagli abitanti della zona – che si trova in campagna -, subito accorsi per allontanare i cani”.

La donna è stata azzannata con violenza:

«Erano rabbiosi, incontrollabili – spiegano gli investigatori -. Erano eccitati perché avevano visto una cagnolina in calore passare al terreno dove ogni tanto il padrone passava a dar loro da mangiare».

I cani appartengono ad un ragazzo di 21 anni originario di Tivoli ma residente a Nettuno, città vicina al terreno da cui sono fuggiti. Quando le persone intervenute sul posto sono riuscite ad allontanare i cani dalla donna, gli animali hanno rivolto la loro attenzione verso l’altra vittima:

“Anzi, hanno scavalcato un’altra recinzione e si sono diretti correndo verso l’abitazione della trentenne che era uscita per vedere cosa stesse accadendo. “«Le sono saltati al collo e le hanno morso un braccio, lacerandole un’arteria, rischiando di farla morire dissanguata», aggiungono i carabinieri, guidati dal tenente colonnello Andrea Mommo. La giovane si è miracolosamente salvata, anche se ora è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Latina”.

I cani sono stati sedati dai veterinari della Asl e portati in un canile mentre il padrone è stato denunciato per omessa custodia.

 

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